La Gazzetta dello Sport

Cinico Max: «Basta regali Si vince solo con la fatica» Douglas c’è

Turnover per la Juve «Buffon e Chiellini riposerann­o A destra Berna o Cuadrado»

- Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TORINO)

Cambiare abito restando fedeli alle abitudini di famiglia. Massimilia­no Allegri è pronto a varare la decima Juventus della stagione, quella che deve tornare a far esultare lo Stadium, battendo la Spal e derubrican­do la sconfitta casalinga con la Lazio alla voce «incidenti di percorso». Per riuscirci stavolta potrebbe affidarsi agli 80 milioni di investimen­ti estivi, l’inedita coppia Bernardesc­hi-Douglas Costa, ancora mai insieme dal primo minuto.

A CACCIA DI GOL «Non ci sarà tanto turnover — avverte il tecnico — anche perché ho uomini che hanno bisogno di giocare». Un minimo è inevitabil­e, visto che la squadra arriva da 3 gare in 9 giorni e qualcuno ha bisogno di tirare il fiato. Come Buffon e Chiellini, che «non ci saranno di sicuro». I dubbi sono in mezzo: Marchisio è pronto per giocare uno spezzone di partita e Bentancur sta bene — spiega Allegri — per il centrocamp­o deciderò domattina». Con Matuidi e Sturaro ancora out (il primo potrebbe recuperare per il Milan, il secondo deve ancora smaltire il risentimen­to al flessore della coscia sinistra), la coperta è corta: ballottagg­io a tre tra Pjanic, Khedira e Bentancur. In attacco, l’assenza di Mandzukic (squalifica­to) consentirà a Douglas Costa di traslocare a sinistra, con Bernardesc­hi favorito per l’altra fascia. «O lui o Cuadrado — dice il tecnico — ma Juan può essermi utile anche come terzino». De Sciglio è convocato, ma è ancora presto per vederlo in campo. Confermati Dybala e Higuain, reduci dalla battaglia della Dacia Arena, da cui sono usciti entrambi senza gol: «Non c’è nessun caso Dybala — specifica Allegri, in riferiment­o al labiale (indecifrab­ile) dell’argentino dopo la sostituzio­ne di Udine — I cambi fanno parte delle scelte di un allenatore, Paulo aveva fatto una partita buona ma non deve vivere con l’ossessione del gol: ci sono momenti in cui uno non riesce a segnare, capita in tutte le stagioni. Non bisogna parlare, ALLENATORE JUVENTUS

solo fare. Higuain ha fatto una grande gara, gli manca solo la rete, che magari troverà domani. Si è caricato la squadra sulle spalle, è un giocatore ritrovato».

FATICA E FAME La Juve invece deve ripartire con l’umiltà e la ferocia di Udine: «La squadra deve riprendere a giocare 95 minuti con grande attenzione senza lasciare nulla e senza dare niente per scontato. Non dobbiamo fare regali. Sono felice che si ritorni a parlare del settimo scudetto come un’impresa che va al di là della leggenda e non come un qualcosa di scontato. Il campionato deve portarci entusiasmo anche per giocare la Champions. Possiamo vincere solo se ci mettiamo nella testa che bisogna fare fatica, perché Napoli e Inter stanno facendo cose straordina­rie». La Juve le ha fatte in passato, ma nel calcio non si vive di ricordi.

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AFP Massimilia­no Allegri, 50 anni, quarta stagione alla Juventus
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