La Gazzetta dello Sport

Quando a Ferrara cacciarono Allegri Ma dopo un’ora... lo rimisero al suo posto

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LA SCONFITTA Quel 2 novembre Allegri s’è svegliato piuttosto rabbuiato nell’hotel di Ferrara dove alloggiava. La sera prima aveva perso in casa 3-1 nel posticipo del girone B di C1 contro il Padova: il suo concittadi­no Davide Matteini, con una doppietta nella nebbia, l’aveva bastonato. Allegri era andato a cena con il suo fedele collaborat­ore Emilio Doveri e aveva cercato di capire i motivi della disfatta. Era preoccupat­o, ma non pensava che la società potesse mettere in discussion­e la sua posizione. Ok, 8 punti in 9 partite (come il primo Napoli di De Laurentiis...) erano pochini, il decimo posto mediocre, però si sapeva che il club, allora della famiglia Pagliuso di Cosenza, non navigava in buone acque, tanto è vero che a fine campionato fallirà. Come poteva permetters­i un nuovo allenatore?

DISCEPOLI Per questo Allegri, dopo aver fatto colazione con la sua compagna in hotel, è andato a dirigere l’allenament­o e a tenere a rapporto la squadra. Non sapeva ancora che la società aveva deciso di esonerarlo e di richiamare Gian Cesare Discepoli, tecnico della stagione precedente e attuale osservator­e di Gigi Di Biagio per l’Under 21. La notizia gli è stata data nel primo pomeriggio, quando Allegri stava tornando a Livorno per il giorno di riposo. E l’ha colto di sorpresa. Ma ancora più sorprenden­te è stata una seconda telefonata, arrivata un’ora dopo, nella quale i Pagliuso gli comunicava­no il dietro-front: Allegri sarebbe rimasto l’allenatore della Spal anche nella successiva trasferta di Cittadella.

ULTIMATUM Cosa era successo? Un ripensamen­to? Una diversità di vedute all’interno del club? No, sempliceme­nte Discepoli (contattato anche dal Pisa e dubbioso sulla consistenz­a societaria della Spal) ha preso tempo, ha chiesto di poter vedere la squadra dal vivo (a Cittadella, appunto) per poi dare una risposta. Così Allegri ha avuto un’ultima chance. E non l’ha sprecata. Vittoria per 1-0, gol di Riccardo Corallo, panchina salvata e conservata fino al termine della stagione, con nono posto finale.

CORALLO Ecco, Max Allegri è nato (anche) lì. Dal 2014-15 allena la Juventus. Quello stesso anno a Torino, come allenatore degli Esordienti, è arrivato un certo Riccardo Corallo.

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