Inzaghi, caccia al 7 La Lazio a Bologna per sognare ancora
ABologna con un numero in testa, il 7. Sette come le vittorie consecutive (tra coppa e campionato) che la Lazio prova a centrare al Dall’Ara. Ma sette anche come i successi esterni (su sette incontri giocati in trasferta, sempre tra coppa e campionato) che i biancocelesti centrerebbero superando questa sera la squadra di Donadoni. Quest’ultimo sarebbe un primato migliorato per il club romano, Inzaghi lo ha già stabilito il record facendo 6 su 6 nell'ultima partita giocata fuori casa, quella di Europa League a Nizza. Ma a Bologna può ulteriormente allungare la serie. Le sette vittorie consecutive non sarebbero invece ancora da primato (il record è di 10 successi consecutivi, conquistati nella stagione 1998-99 dalla Lazio di Eriksson), ma sarebbe una delle migliori strisce di sempre.
STESSA SQUADRA Inzaghi preferisce però pensare unicamente a cosa significherebbero altri tre punti in classifica, senza dare troppo peso ai primati. «Non sarà facile per noi – osserva l’allenatore –. Giochiamo contro una squadra di qualità che rispetto all’anno scorso ha molte più certezze ed è in salute. Anche il Bologna ha accumulato stanchezza, anche se ha giocato un po’ meno rispetto a noi». Una squadra temibile allenata da un tecnico che Inzaghi stima. «Donadoni non lo scopriamo oggi, è un allenatore importante che fa giocare bene le squadre, è stato il c.t. della Nazionale. Ha giocatori importanti, con qualità tecnica, possono cambiare modulo, stamattina abbiamo lavorato contro un Bologna schierato col 3-5-2, sappiamo che oltre al 4-3-3 possono giocare anche in questo modo». Lui invece resta fedele all’ormai consueto 3-51-1, con la novità assoluta di schierare gli stessi uomini per due gare di fila. Partite consecutive con i medesimi uomini che diventano tre considerando solo quelle di campionato. C’è un solo dubbio per il tecnico, riguarda Radu. Il romeno ha saltato la rifinitura di ieri per qualche linea di febbre, ma dovrebbe essere regolarmente
le vittorie ottenute dalla Lazio in questa stagione su 13 partite giocate tra campionato e coppe. Biancocelesti fermati solo da Spal (0-0) e Napoli (1-4)
i gol segnati dalla Lazio nei primi nove turni di campionato. Una cifra che la squadra biancoceleste non aveva mai raggiunto nella sua storia
la media punti di Inzaghi sulla panchina della Lazio. È la più alta di sempre, al secondo posto c’è Eriksson che fece 1,89 di media tra il 1998 e il 2001 in campo per la sua presenza numero 287 in biancoceleste, una cifra che gli consentirà di entrare nella top ten dei calciatori laziali più presenti.
IMMOBILE BUM-BUM La squadra sarà quindi la stessa delle ultime gare. Segno che, al netto di infortuni e rientri (oggi torna Lukaku, che andrà in panchina) Inzaghi ha ormai trovato la «sua» squadra. Quella con cui dare l’assalto ad obiettivi sempre più ambiziosi. A patto, però, di non dire mai quali siano. «Qualcuno parla di scudetto? Io penso solo al Bologna. La stagione è appena iniziata, ne dovremo superare di prove prima di fare certi discorsi...». Ma se la Lazio continua a viaggiare ai ritmi tenuti finora e se Immobile continua a segnare come sta facendo da inizio stagione... «Sta realizzando cose straordinarie – dice Inzaghi del suo bomber –, ma può ancora migliorare. Questo però dipende solo da lui. Ma non ho dubbi che lo faccia. È motivatissimo, è sempre tra i primi ad arrivare al campo. Ci sta dando tanto, ma ci può dare ancora tantissimo». A cominciare dalla gara di stasera, ovviamente.