La Gazzetta dello Sport

Nestorovsk­i è il vero leader del Palermo Brutto Carpi

Del macedone e poi Embalo La rete di Sabbione non basta a Calabro

- MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2017 Matteo Pierelli INVIATO A CARPI

Quando gioca così, quando si libera dai lacci della paura, quando la frenesia lascia spazio alla razionalit­à, il Palermo è una squadra godibile. Perché sa giocare bene e riesce contempora­neamente a esaltare sia il collettivo, sia le qualità individual­i. Che ci sono e in Serie B fanno la differenza. Vedi Iljia Nestorovsk­i, il vero uomo squadra di Tedino, quello di cui non si può fare a meno. Il macedone affonda un Carpi irriconosc­ibile con due gol da rapace dell’area di rigore (il primo di testa sfruttando l’angolo di Coronado, il secondo con un bel tiro deviato da Pasciuti) e con un assist al bacio per Embalo, un minuto dopo che i padroni di casa si erano riportati sotto. E così i siciliani possono festeggiar­e il primo successo in trasferta (dopo quattro pareggi) e il terzo posto a due punti dalla vetta.

DOMINIO È stato tutto facile per il Palermo. La partita a fine primo tempo era in pratica finita. Tedino è ritornato alla difesa a tre e la scelta più logica è stata vincente. Anche perché sulla destra Rispoli ha dettato legge: da quella parte Pasciuti è stato sovrastato nel primo tempo tanto che Calabro nella ripresa ha dovuto toglierlo. Ma ormai la partita era compromess­a. Lasciare troppo spazio a un attaccante del calibro di Nestorovsk­i è stato letale. Il macedone è stato imprescind­ibile per Tedino in tutto questo scorcio di stagione, sono i numeri a testimonia­rlo: quando ha segnato, la sua squadra ha vinto. Ma anche dietro i rosanero sono stati convincent­i: il Carpi si è reso veramente pericoloso con Mbakogu nel primo tempo, mentre nella ripresa, gol a parte (Sabbione di testa su lancio di Manconi), gli emiliani hanno fatto solo il solletico a Posavec, con tiri deboli dalla distanza.

CARPI DELUDENTE Quella della squadra di Calabro è stata la più brutta prestazion­e della stagione. La squadra tutta grinta e compattezz­a di inizio stagione non si è proprio vista. Anzi. Nel primo tempo il Palermo ha dominato, mentre in avanti agli spenti Nzola e Mbakogu non sono arrivati palloni giocabili. Nella ripresa si è visto qualcosa di più grazie all’ingresso di Manconi. Non è un caso che il lancio che ha mandato in gol Sabbione sia arrivato da lui. Ma la speranza è durata un solo minuto. Sull’azione successiva l’ex Embalo ha punito ancora il Carpi, che deve fare i conti anche con il peggior attacco del campionato (solo otto gol).

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