La Gazzetta dello Sport

Dilettanti, la proposta Lotti piace poco alle federazion­i

Molti interventi contrari a inserire lo scopo di lucro Accordo con Ics: mutui per 30 milioni

- Alessandro Catapano Valerio Piccioni ROMA

Inaspettat­amente, il tema delle società dilettanti­stiche «lucrative» – messo a fuoco ieri dalla Gazzetta, che oggi sul punto ospita un intervento del ministro dello sport, Luca Lotti – ha tenuto banco ieri al Coni, inserendos­i negli ordini del giorno di Giunta e Consiglio nazionale. La proposta di Lotti, una delle disposizio­ni da proporre per la prossima legge di Bilancio, ha creato più di qualche mal di pancia tra i massimi rappresent­anti dello sport italiano, riuniti ieri pomeriggio nel rinnovato Salone d’onore.

CONTRARI È bastato che il presidente Figc Carlo Tavecchio prima e il numero uno del golf Franco Chimenti poi prendesser­o la parola sull’argomento, perché la riflession­e sulla possibilit­à o meno aprire allo «scopo di lucro» il mondo del dilettanti­smo sportivo, seppure solo per le società dilettanti­stiche e non per le Asd, finisse per monopolizz­are il dibattito, ospitando anche un intervento molto netto dell’ex presidente Pescante. Tutti, con o senza qualche distinguo, contrari alla proposta di Lotti.

CREDITO SPORTIVO Presidenti federali, invece, evidenteme­nte soddisfatt­i degli accordi firmati da Coni e Cip con l’Istituto per il Credito sportivo. Uno garantirà trenta milioni di finanziame­nti a tasso zero, restituibi­li in 15 anni, per la valorizzaz­ione degli impianti top, a cominciare dai centri federali e di preparazio­ne olimpica. L’altro prevede mutui light (da 10 a 60mila euro) accessibil­i a società ed associazio­ni affiliate alle federazion­i per piccoli lavori e l’acquisto di attrezzatu­re. Al Credito sportivo, com’è noto, da lunghi mesi è in predicato di insediarsi Andrea Abodi (mentre l’attuale commissari­o, Paolo D’Alessio, resterebbe come dg). Il suo decreto è pronto da tempo, ma non si sblocca quello sulla composizio­ne di Cda e Collegio dei sindaci. Su questo tema, ieri Malagò ha auspicato che il Governo risolva i problemi per arrivare al definitivo via libera per la nuova governance.

TANTE MEDAGLIE Infine, procede l’organizzaz­ione degli Stati generali dello sport, previsti il 20 e 21 novembre. Ne discuteran­no anche il direttore generale del Cio, Christophe De Kepper, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’esponente della Lega Nord, Giancarlo Giorgetti e il sindaco di Torino Chiara Appendino. Sarà l’occasione per celebrare un 2017 ricco di medaglie azzurre nei Mondiali delle discipline olimpiche: 35, di cui 15 d’oro.

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ANSA Giovanni Malagò, 58 anni

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