La Gazzetta dello Sport

Assist e carattere Il jolly Diawara è l’oro del Napoli

Rigore di Manchester ai lanci contro il Genoa: il 20enne guineano va di fretta e Sarri gli dà fiducia

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Vent’anni e dimostrane di più. Calcistica­mente parlando, ovvio, perché Amadou Diawara è poco più di un ragazzino, e lo era ancor di più quando ha esordito in Serie A col Bologna a 18 anni. Oggi il centrocamp­ista guineano ne ha due in più, vive una realtà diversa in un top club e la sua crescita sta avvenendo in maniera esponenzia­le. Le attenzioni di Maurizio Sarri sono quotidiane, ne annota i difetti e, gradatamen­te, prova a migliorarl­o, convinto com’è delle grandi possibilit­à che ha questo ragazzo di diventare un leader.

AUTOREVOLE E’ stato il suo atteggiame­nto in campo, a Marassi. Diawara ha stupito per la determinaz­ione con la quale ha saputo imporsi nel ruolo di metodista, attento e risolutivo dinanzi alla difesa. Si è mosso con l’autorevole­zza di un veterano, di un giocatore d’esperienza che con le sue doti ha tenuto in mano il centrocamp­o napoletano. Sarri lo ha preferito al titolare, a quel Jorginho che in altre occasioni era stato rimpianto, motivandol­o al punto giusto. Il mediano guineano si è battuto con forza, mettendo in mostra una discreta fisicità oltre a una tecnica di livello.

GENIALE Si è divertito, Diawara, nell’esaltare le qualità di Dries Mertens, con lanci millimetri­ci sui quali l’attaccante belga si è prodotto in un paio di conclusion­i di rara bellezza. Basti riguardars­i il secondo gol personale, una vera invenzione, a partire dal lancio del giovane metodista, allo stop di suola delle stesso Mertens e alla conclusion­e di sinistro sotto la traversa che ha lasciato sulle gambe il sorpreso Perin. Diawara si è ripetuto più di una volta, provando a esaltare le capacità di finalizzar­e del tridente, ma non c’è stata la risposta degli attaccanti, a parte la magia di Mertens.

OSSERVATO Tra i comprimari, lui è senz’altro uno dei più presenti, insieme con Zielinski. Finora, Diawara ha sommato 6 presenze in campionato e ben 4 in Champions League, competizio­ne dove ha realizzato anche il primo gol della sua giovane carriera: a Manchester s’è incaricato della battuta del secondo rigore concesso al Napoli, trasforman­dolo, dopo l’errore sul primo commesso da Mertens. Una responsabi­lità importante, che il centrocamp­ista si è voluto assumere nonostante si giocasse all’Etihad contro la migliore squadra europea del momento. Nemmeno l’emozione l’ha condiziona­to, ha saputo essere freddo, spiazzando il portiere del City Ederson. Un atteggiame­nto di spessore, lo stesso che ha assunto mercoledì sera, a Marassi, contro il Genoa e che lui stesso ha riassunto così su Instagram: «Fuori un’altra, ma testa già alla prossima partita. Siamo carichi !!!! ». Prossimo step, il Sassuolo. Per le prossime due partite, il calendario potrà dare una buona mano per allungare in classifica. Dopo l’impegno con gli emiliani, al San Paolo, il Napoli giocherà a Verona, contro il Chievo, prima della sosta: l’opportunit­à intriga parecchio l’ambiente napoletano.

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GETTY Amadou Diawara, 20 anni, è alla seconda stagione con la maglia del Napoli

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