Da pasticcione a gladiatore: Inter, è Yuto NagaNuovo
Giapponese stava per partire, Spalletti l’ha fatto rinascere e ora strappa applausi: «Orgoglioso di indossare questa maglia»
Anche nel giorno di riposo Yuto Nagatomo è rimasto nel suo alveo: pranzo al ristorante giapponese di fiducia con la moglie Airi, giacca e gilet, uno spot pubblicitario, riposo. Non cambia nulla per il giapponese, splendente contro la Sampdoria, che dopo 205 presenze assolute con l’Inter (il secondo di questa rosa dietro solo a Samir Handanovic a quota 216) è il cinquantesimo nerazzurro più longevo di sempre. A quasi 30 anni Yuto sembra aver trovato la strada per intraprendere una crescita costante e significativa. Sta avvenendo con Luciano Spalletti che anche con Yuto sta ottenendo risultati visti in passato con altri giocatori. Non diventerà il terzino sinistro più forte del mondo, ma adesso potrà garantire determinati risultati da quella parte. In una stagione fondamentale anche dal punto di vista personale visto che giocherà il suo secondo Mondiale con la nazionale nipponica scalando la classifica dei giocatori più presenti di sempre con il Giappone. Ora è a quota 98 gettoni, gli stessi di Shunsuke Nakamura. LAUREA E SCHERZI Laureato in Economia Politica, Yuto è svelto nella corsa e anche nel pensiero. L’italiano lo conosce bene, lo parla e lo capisce perfettamente. Ma preferisce esprimersi in giapponese per poter approfondire meglio i temi. Martedì sera, al termine della partita con la Sampdoria, Danilo D’Ambrosio lo ha ripreso con il telefonino mentre stava rispondendo alle domande dei cronisti giapponesi, sempre presenti alle partite dell’Inter sia al Meazza sia in trasferta. Yuto ha scherzato con il compagno, interrompendo un paio di volte la risposta per farlo smettere e alla fine, simpaticamente, lo ha allontanato con un buffetto. Yuto è sempre stato nello spogliatoio interista uno dei più apprezzati. E non solo, anche a Cesena. Qualche tempo fa su Sportweek aveva svelato alcuni simpatici retroscena. «Al Cesena Parolo mi metteva in croce con giochi di parole che non capivo, mentre all’Inter una volta Sneijder mi riempì di parmigiano il tovagliolo e quando lo aprii mi si rovesciò tutto addosso. Cassano invece continuava a chiamarmi fin quando non rispondevo, anche alle 8 di domenica mattina dopo la partita».
CIBO Professionista esemplare, maniaco della cultura del lavoro e dell’alimentazione. Tra le partite di Napoli e quella di martedì contro la Sampdoria ha postato su Instagram una foto da casa sua con la cena. E la didascalia recitava: «Si cura il corpo all’esterno con lo stretching e i massaggi, dall’interno con i pasti. E dal momento che c’è una partita tra due giorni, recuperare bene è fondamentale». Non servono regole di comportamento per lui, si applica da solo. La sua carriera all’Inter – contratto in scadenza nel 2019 – è stata più volte prossima a interrompersi. Una volta quando ha rifiutato il Manchester United, diverse volte quando si è parlato di ristrutturare il parco terzini. Yuto passato anche attraverso errori clamorosi come quello contro il Napoli nel finale del campionato scorso. «Sono stato trattato come un criminale», si era sfogato su Twitter. Ora l’atmosfera sembra essere cambiata decisamente. E lo stesso Yuto lo percepisce. «Con la Sampdoria penso di aver giocato la miglior gara da quando sono all’Inter. Sono sempre orgoglioso quando scendo in campo con questa maglia, il nerazzurro è nel mio cuore. E sono orgoglioso dei miei compagni».
Le presenze di Nagatomo con la maglia dell’Inter: 167 in Serie A, 25 nelle coppe europee e 13 in Coppa Italia. In tutto ha segnato 11 gol.
Il trofeo vinto in nerazzurro da Nagatomo. Si tratta della Coppa Italia della stagione 2010-11 con Leonardo in panchina battendo il Palermo.
Le presenze di Nagatomo con il Giappone dal 2008 a oggi. Il terzino interista ha vinto con la nazionale la Coppa d’Asia del 2011: il c.t. era Zaccheroni.