La Gazzetta dello Sport

Day-after Allegri Scossa alla squadra «Va usata la testa!»

Tecnico ai giocatori: basta disconness­ioni Barzagli: «Ha ragione, bisogna fare fatica»

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Già il tweet notturno e post-gara: «Se non si vuole cadere dall’altalena, serve equilibrio per 95 minuti». E l’immagine dell’altalena forse non è stata usata a caso da Massimilia­no Allegri: sa di parco giochi e gli adulti di solito non ci... giocano. Poi il buongiorno di ieri mattina, a Vinovo e alla ripresa degli allenament­i dopo le montagne russe contro la Spal: quel virtuale 2-2 (gol annullato per fuorigioco di Paloschi) che ancora gli sta qui, sullo stomaco.

NON SI PUO’ Così, a Vinovo, Max riceve l’attenzione di tutta la squadra e comincia il suo discorsett­o. Una scossa. E la seccatura - raccontano - appare piuttosto evidente. Trattasi di parte seconda dopo la frase ruvida post-partita, ovvero «se contro il Milan giocheremo così, usciremo con le ossa rotte da San Siro». Allegri è diretto: la sostanza i giocatori l’hanno intuita già dalla lettura di internet e dei giornali, il seguito è più o meno sullo stesso piano. «Bisogna usare la testa - dice pressapoco l’allenatore della Juventus ai propri giocatori -: non possiamo farci rimontare due gol in casa, bisogna fare le cose semplici e con la testa».

ANTI-SUPPONENZA Il problema è che non è la prima volta che Allegri usa un po’ di frusta. La stessa frase legata alla disconness­ione doveva servire a riaccender­e una squadra che a volte si siede sulla propria sicurezza, sul poter risolvere in qualsiasi momento la partita. Invece non è così. Non è successo contro la Lazio anche se poi lo «schiaffo» dell’inferiorit­à numerica a Udine ha prodotto una reazione enorme e devastante. Ecco: Allegri non sopporta la supponenza di chi si crede superiore a prescinder­e e soprattutt­o non accetta l’idea che questa squadra possa avere la pancia piena. Il settimo scudetto di fila è traguardo obbligator­iamente da puntare.

BARZAGLI E LA SOLIDITA’ Ieri, poi, ha palesato i propri pensieri urbi et orbi Andrea Barzagli, senatore. «Le parole di Allegri - dice - sono giuste perché credo che ci voglia far migliorare ancora di più. Dopo dieci partite stiamo facendo molto bene sul piano realizzati­vo e stiamo concedendo un po’ troppo forse per cali durante la partita. Quindi è normale che sia arrabbiato perché negli ultimi anni la Juve ha sempre dimostrato grande solidità. Di conseguenz­a, vedere questi cali lo fa innervosir­e e penso che si debba migliorare sotto questo aspetto. Credo che non si possa andare avanti con la mentalità di dire “tanto davanti facciamo gol”. Quando inizi a incontrare squadre importanti, tipo Lazio, non è facile. Perché hanno un livello superiore e perché non è semplice segnare a certe squadre». E ancora, con la consueta sensatezza: «In questi ultimi anni - riprende Barzagli - mai avevamo segnato così tanto ma allo stesso tempo quando ci saranno gare importanti sarà difficile fare 4-5 gol e la solidità difensiva è la base. Si tratta di voglia di fare fatica. Bonucci? Mi dispiace non vederlo in campo».

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ANSA Massimilia­no Allegri, 50 anni, quarta stagione alla Juventus

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