Tra Psg e Nizza sfida con vista sull’Italia per Verratti e super Mario
regista non è ancora in forma però è stato pre-convocato per la Svezia Balo gasato ma l’azzurro è sempre tabù
Avrebbe preferito misurarsi direttamente con l’amico Neymar, infiammando così una sfida ideale per uno stadio che porta il nome di Parco dei Principi. Ma il brasiliano non c’è, squalificato. Così per Mario Balotelli e il suo Nizza, la gara di stasera contro il Psg non si trasformerà in palcoscenico nobile per dimostrare di aver ritrovato il rango di bomber, ma rimane un’occasione per garantire di essersi lasciato alle spalle gli anni bui. A suon di gol e prestazioni persuasive. Con la speranza poi di tornare un giorno in Nazionale. Nella lista azzurra per lo spareggio contro la Svezia, però Balotelli non c’è. Ma c’è posto per Marco Verratti, precon- invece da Ventura, nonostante un avvio stagionale non del tutto convincente con il club della capitale.
VETRINA
La chiamata del c.t. infatti è arrivata puntuale per il centrocampista che aveva saltato l’ultima adunata dell’Italia per problemi agli adduttori. Mentre l’ex rossonero era rimasto a casa nonostante viaggi su ritmi alti. Un gol ogni 90 minuti in campionato. Due anche in Europa. Certo, la vetrina del Nizza è meno scintillante, soprattutto quando sulla classifica pesano le quattro sconfitte consecutive di ottobre, dopo un mese di settembre esaltante. «Ma non è crisi – minimizza un Balotelli molto carico a Nice Matin - a volte è solo questione di fortuna o dettagli». In crisi non lo è di sicuro l’italiano che in Costa Azzurra ha ritrovato il sorriso e il gusto per il calcio, «lontano dai gossip dei tabloid inglesi e dalle critiche dei media italiani». Così, Balotelli si sente rigenerato, «più forte dell’ultima annata», chiusa con il record personale di reti in campionato (15), anche perché ha potuto completare al meglio la preparazione fisica estiva: «E questo non mi capitava da quattro anni».
EQUILIBRI
Quello che invece non ha potuto fare Verratti, frenato da un infortunio a un ginocchio a luglio, dopo un movimentato periodo, tra la tentazione di trasferirsi a Barcellona e l’addio al procuratore di sempre Donato Di Campli: «Non è stato un ottimo inizio di stagione – ha poi ammesso la mezzala ex Pescara all’Equipe – ma neppure così negativo. Solo che a Parigi si esige la perfezione. Anche se il Psg ha speso 400 milioni di euro sul mercato e l’avversario magari soltanto dieci, non si può poi pretendere che si vinca 400 a zero ogni volta. Serve più equilibrio». Dovrà garantirlo però lui in campo stasera vista l’assenza di Thiago Motta alle prese con un problema al menisco destro che potrebbe tenerlo fuori per qualche settimana. Ma anche il Nizza fa i conti con l’infortunio del mediano Seri, finito quest’estate pure nel mirino del Psg, oltre che del Barcellona.
TRIPLETE
Ma quella di stasera contro Cavani e Mbappé è una di quelle partite che Balotelli non può permettersi di sbagliare. Proprio come fece lo scorso aprile quando impostò con un gol la vittoria (3-1) che costò di fatto lo scudetto al Psg. E stavolta a ispirarlo ci sarà pure Sneijder con cui vinse tutto nell’Inter del triplete. Poi giovedì ecco il ritorno di Europa League all’Olimpico contro la Lazio di Inzaghi, magari sotto gli occhi di Ventura o di qualche suo emissario. Altra occasione da sfruttare. «Non ho più tempo da perdere», insiste il 27enne Balotelli che comunque ha le idee chiare sul futuro, indipendentemente dalla Nazionale: «L’obiettivo di qualsiasi calciatore è di giocare in un top club».