Delneri nomina leader Behrami «Trascinatore, ci è mancato»
Però deve fare a meno di Jankto: al suo posto ci sarà Barak
Per non tornare in apnea dopo la boccata d’ossigeno presa mercoledì a Reggio Emilia, per confermare Gigi Delneri al suo posto di guida e per trovare riscontro sul campo alle buone sensazioni che il tecnico friulano avverte. All’Udinese bastano questi tre buoni motivi per non fallire la seconda prova d’appello a distanza di tre giorni. Alla Dacia Arena arriva l’Atalanta, un presente da provinciale di lusso che per certi versi rappresenta anche il passaggio di testimone tra le due società. Fino a qualche anno fa era l’Udinese a girarsi l’Europa in carrozza, tra preliminari di Champions e gironi di Europa League. Adesso è la Dea bergamasca a esportare il calcio artigianale di un «made in Italy» che gli esterofili Pozzo non hanno mai troppo coltivato. Due filosofie aziendali diverse, ma con gli stessi obiettivi.
MOTIVAZIONI Delneri,in vigilia, ha richiamato tutti all’unità di intenti: «Il momento delicato non è ancora passato - ha detto l’allenatore friulano -, questa tiritera va avanti dalla partita col Chievo e non è mai cambiata. Le difficoltà ci sono state, le sconfitte e le prestazioni altalenanti dicono che possiamo migliorare, e io penso che la squadra abbia le caratteristiche per uscirne. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo di livello e di avere del sangue che scorre e pulsa nelle vene. Ho sempre dato importanza alla tattica e alla tecnica, ma il fattore motivazionale è altrettanto importante». Così come la conoscenza tra gli stessi giocatori, che Delneri ha eretto a tassello fondamentale per la riuscita del suo lavoro. «Stiamo imparando a conoscerci e la conoscenza è una fase che richiede tempo, ma è molto importante nella costruzione del lavoro».
CON MAXI L’Atalanta, definita da Delneri «una squadra di struttura intensa con centrocampisti che accompagnano la manovra», sarà affrontata senza Jankto, escluso dell’ultima ora a causa dei postumi di una contusione rimediata da Cannavaro contro il Sassuolo mercoledì a Reggio Emilia. «Purtroppo Jankto è fuori dai giochi, mentre in difesa Nuytinck e Angella sono recuperati», ha fatto sapere Delneri, intenzionato a rilanciare Maxi Lopez fin dall’avvio in avanti, mentre l’inserimento di Fofana in mediana sul centro-destra sposta Barak nell’ufficio di Jankto, sul centro sinistra. In mezzo ci sarà Behrami, eletto leader da Delneri: «Il suo apporto e la sua combattività ci sono mancate. È un giocatore che trascina i compagni e spero che i giovani imparino da lui».