Tra Venezia e Frosinone botta e risposta da big
Nel primo tempo i gol di due difensori, poi una sfida bloccata La gioia di Inzaghi: «Sto riuscendo a fare il rompiscatole della B»
Non si conoscevano e al primo appuntamento decidono di non farsi male. Venezia e Frosinone si annullano in una partita brutta oppure molto tattica, come dicono gli inguaribili ottimisti, oppure sporca, come ha spiegato Moreno Longo, ricordando a se stesso e agli altri che andare sotto di un gol al Penzo è sempre rischioso. Perché il Venezia costruito da Pippo Inzaghi è questo: gran difesa, attesa, contropiede. Obiettivo: non far giocare l’avversario, e poi colpirlo.
DIFENSORI GOLEADOR Il Frosinone va sotto per una svagatezza collettiva: punizione dalla destra di Garofalo, che vede l’area intasata e appoggia a Bentivoglio. Nessuno esce a contrastarlo e lui tira, palo, la palla finisce a Modolo che mette dentro. E’ il minuto 19, ne passano tre e un altro difensore chiude la partita con abbondante anticipo: lungo cross da sinistra di Soddimo, che taglia tutta l’area, Domizzi e Garofalo sono disattenti, piattone al volo di Matteo Ciofani, secondo centro in 4 giorni. «Abbiamo pagato l’unico errore», si lamenta più volte Pippo a fine partita. Non prendere gol diventa una medaglia per l’ex attaccante (due in casa, uno solo su azione, questo), che infatti per limitare Soddimo schiera Bruscagin al posto di Zampano: nel paradosso c’è tutta la sua idea di calcio. «Volevo fare il rompiscatole del campionato, credo che ci stia riuscendo». Al di là degli episodi, il Venezia ha comunque giocato una partita dignitosa, rischiando e concedendo poco e dimostrando nel finale di avere più gamba. Bentivoglio ha fatto girare bene la squadra, Falzerano e Pinato l’hanno protetta. I problemi sono in avanti: Inzaghi ha smontato in tempi diversi le due coppie di attaccanti, ma con risultati scadenti. Male Zigoni-Marsura, leggermente meglio Geijo-Moreo. Sono dettagli: se vuole davvero fare il rompiscatole, Pippo dovrebbe trovare un centravanti che, almeno un po’, gli assomigli.
BASSO PROFILO Il Frosinone ha più qualità, ma dopo la reazione al gol di Modolo si è adattato troppo in fretta al basso profilo imposto dal Venezia. Impeccabile in difesa, scolastico a centrocampo con Gori e Maiello a stringere Bentivoglio, ma pericoloso solo sulla fascia sinistra dove la spinta e la creatività di Soddimo hanno riempito il vuoto lasciato dalla parte opposta da un Ciano poco brillante. «Finalmente si torna alla normalità», ha detto Longo pensando alle 9 partite su 12 giocate in trasferta, anche per colpa del nuovo stadio di Frosinone che li ha costretti all’esilio di Avellino. Fine dell’alibi? Forse. Certo è che la sua squadra ha sofferto la fisicità e la compattezza del Venezia, senza far emergere la differenza dei valori. Ancora Inzaghi: «La più bella immagine è stato vedere i miei giocatori dispiaciuti per non aver battuto il Frosinone».