Marino non perdona Il Brescia cala il tris Pescara, un disastro
La prima volta non si scorda mai: Pasquale Marino per la prima volta vince da ex contro il Pescara. Al settimo tentativo (due k.o. e 4 pari nei sei precedenti), il tecnico siciliano consuma la vendetta contro la squadra abruzzese e si prende il primo successo esterno da quando è a Brescia. Che fa il minimo sindacale per portare a casa un roboante 3-0 dall’Adriatico. E’ il Pescara a consentirgli di trasformare in realtà l’exploit con una prestazione inquietante. Più che una partita, infatti, la prima mezzora di Pescara-Brescia è un film horror: perfetto per chi vuole festeggiare l’imminente arrivo di Halloween, pessimo per chi ha pagato biglietto o abbonamento per andare allo stadio.
QUANTI ERRORI Il Brescia non fa praticamente nulla per quasi 40 minuti e torna negli spogliatoi in vantaggio su regalo dei padroni di casa (al 37’ Machin di piatto su assist da sinistra di Furlan). La banda di Zeman colleziona solo un’infinita serie di errori tecnici ed individuali che spazientiscono anche il boemo (il manifesto della giornata prima dell’intervallo, con la sostituzione punitiva per Coulibaly). Nei primi 90 secondi della ripresa Mancuso sfiora il gol in due occasioni (girata a lato e colpo di testa che sfiora la traversa). Sfuriata che non trova un seguito e permette al Brescia di cercare la giocata del definitivo k.o. Che arriva puntuale al 18’: Machin innesca Caracciolo con un pallonetto che scavalca le statue della difesa pescarese, controllo e tocco per il raddoppio. Schiaffo in faccia che stordisce la squadra di Zeman. Ferrante lo capisce e si va a conquistare la sua fetta di gloria al 20’: punta Perrotta, lo salta e beffa Fiorillo. Solo una nota lieta in riva all’Adriatico: il debutto assoluto in B e nel calcio italiano del Millennial Edgar Elizalde, promettente difensore uruguaiano classe 2000.