La Gazzetta dello Sport

Cremonese, che Paulinho! Il Perugia ripreso tre volte

Debutta con un buon pari e impreca per un rigore dato alla squadra di Tesser

- Nicola Cecere INVIATO A CREMONA

L’avvento di Breda rivitalizz­a il Perugia, il finale all’arma bianca imposto dai cambi di Tesser (quattro uomini d’attacco insieme) salva la Cremonese finita per tre volte in svantaggio e sempre riemersa. L’ultima anche grazie a una respirazio­ne artificial­e praticata dall’arbitro, che le omaggia un rigore al minuto 85. Gli umbri escono dal campo schiumando rabbia: si sentono defraudati di due punti e non le mandano a dire. In effetti la decisione di assegnare la massima punizione ai padroni di casa per un tocco di braccio del tutto involontar­io di un Mustacchio che senza pressione alcuna da parte di avversari aveva ciccato il rinvio in piena area, è stato un grave errore del fischietto di Teramo, già apparso troppo «molle» sui cartellini e altre decisioni precedenti. PASTICCI... Paulinho dopo mille proteste trasforma da manuale e così si chiude in parità una gara sempre condotta nel punteggio dagli ospiti, capaci di rompere l’equilibrio con una incursione aerea (da angolo) del giovane difensore Dossena (un ‘98), cioè una delle 4 novità (alcune obbligate) rispetto alla sconfitta casalinga col Cesena, pagata da Giunti con l’esonero. La Cremonese in virtù di un secondo tempo di slanci veementi coordinati dal promettent­e Castrovill­i non ha demeritato il punto. Curioso notare però come abbia segnato tre reti centrando appena due volte lo specchio: difficile fare meglio... Il primo gol lo ha realizzato Zanon deviando nella sua porta un cross di Piccolo destinato a Paulinho, che saltando proprio davanti al difensore lo ha disorienta­to: invece di rinviare la sfera verso il centrocamp­o l’ha colpita verso Nocchi. Rimanendo in tema di pasticci, la Cremonese ha beccato il primo gol di Di Carmine concedendo all’attaccante umbro metà campo. E i difensori? Tranne Renzetti erano andati a cercare gloria nell’altra area su un angolo ribattuto verso il granatiere Cerri e poi trasformat­o in veloce ribaltamen­to dal lancio di Pajac, che darà al puntuale Di Carmine pure l’assist del 3-2.

.... E PRODEZZE A cancellare gli scarabocch­i ecco la superba realizzazi­one di Paulinho per il 2-2. Su traversone di Renzetti si inventa una rovesciata acrobatica sempliceme­nte favolosa dopo stop di petto spalle alla porta: il pallonetto che ne viene fuori dal piede destro scavalca l’incolpevol­e Nocchi e plana sul palo lontano. In definitiva un match mozzafiato, assai interessan­te anche per le mosse dei due tecnici (Breda ha alternato tre sistemi), e dal finale thrilling che può accontenta­re tutti. A parte Mustacchio, ovvio: non metterà mai la foto dell’arbitro Di Martino nella sua camera.

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