La Gazzetta dello Sport

Riecco Pedrosa Andrea in 1a fila Marc col rischio

Poleman davanti a Zarco: i primi tre in soli 24 millesimi. Il leader scatta 7o

- Giovanni Zamagni SEPANG

Tre piloti in 24 millesimi, sette in meno di mezzo secondo su una pista di 5.543 metri e da quasi due minuti al giro: un equilibrio pazzesco, mai visto prima in MotoGP. E’ così dall’inizio della stagione, ma a Sepang, se è possibile, i valori in qualifica si sono ancora più livellati, con Da- ni Pedrosa (Honda), Johann Zarco (Yamaha) e Andrea Dovizioso (Ducati) racchiusi in un battito di ciglia, idealmente separati sul traguardo da pochi centimetri, nonostante moto e stili di guida completame­nte differenti. Che sia più merito — o colpa, a seconda dei punti di vista — delle Michelin o della centralina unica è difficile dirlo con esattezza, certo è che la Dorna ha centrato il suo obiettivo: le novità introdotte nel 2016 stanno rendendo la MotoGP uno spettacolo pazzesco. In ogni GP può accadere qualsiasi cosa: lo si è visto tante volte nel 2017, è successo nuovamente a Sepang, perché alla vigilia era impossibil­e ipotizzare Dovizioso in prima fila e Marquez in terza, peggiore qualifica della stagione in un momento cruciale.

UNICO Tra le FP4 e le Q2 Marquez ha fatto di tutto: nelle libere, l’ennesimo salvataggi­o impossibil­e, con lo sterzo chiuso per parecchi metri. Una situazione che per chiunque altro si sarebbe conclusa con una caduta, ma non per Marc capace di riportare la moto intatta al box. Non ci è riuscito, però, in qualifica, dove non ha finito il primo giro tirato: alla curva numero 15 ha colleziona­to la 25a caduta della stagione. Anche questo è un primato. Tra il Dovi e Marquez, le due Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Viñales e la Ducati di Jorge Lorenzo, con Valentino infastidit­o, in conferenza stampa, da una domanda di un giornalist­a spagnolo. «Se ti troverai a lottare con Marquez, penserai al 2015»?, facendo ovviamente riferiment­o al contatto tra i due che costò la penalizzaz­ione (e il titolo) a Rossi. Risposta ironica: «Perché, cosa è successo due anni fa? Io correrò pensando a me e cercando di salire sul podio, come ho sempre fatto nella mia carriera». All’alba, Franco Morbidelli è scattato dalla pole, con Thomas Luthi quinto ma costretto a passare la serata in ospedale per accertamen­ti alla testa dopo una violentiss­ima caduta in qualifica.

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AP Dani Pedrosa, 32 anni, ha conquistat­o la 49a pole

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