Furia Miha «Voglio 11 assatanati!»
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Inseguire innanzitutto se stessa. Quest’anno la mission dell’Atalanta è semplice e va anche oltre classifica e avversari: dopo la stagione dei record, il primo traguardo è assomigliare alla propria migliore versione. È lo sforzo che i bergamaschi stanno facendo in questo primo scorcio di 201718: domenica dopo domenica in campionato, giovedì dopo giovedì in Europa, la squadra nerazzurra mette in mostra sempre più i vecchi pregi e nasconde i nuovi difetti. Nel gioco e nei numeri, i punti di contatto con il glorioso passato sono sempre più numerosi.
ASTINENZA Per adesso c’è una sola grande differenza. E riguarda il rendimento esterno, vecchio segreto dell’annata delle meraviglie: la squadra che vinceva sempre in trasferta, oggi non vince più. L’Atalanta non ottiene i tre punti fuori casa da oltre cinque mesi, per l’esattezza 161 giorni: l’ultimo sorriso fu il 21 maggio a Empoli. Nella stagione in corso, zero successi esterni, tra campionato ed Europa League: due sorrisi lontano da Bergamo sono arrivati, ma in partite casalinghe, le due di euro-Coppa a Reggio Emilia. Le scusanti comunque ci sono: la banda Gasperini ha giocato fuori casa solo cinque gare su tredici complessive, Europa inclusa, e in qualche occasione è andata incontro a risultati che hanno alimentato rimpianti. Oggi, in casa dell’Udinese, c’è l’occasione per spezzare il mini-tabù: «In Serie A abbiamo giocato quattro volte fuori: finora abbiamo sfruttato il fattore campo, ma è giunto il momento di cominciare a vincere in trasferta. I nove successi di un anno fa sono un’eccezione, ma non è tardi per riprendere il discorso», il pensiero di Gasp, che ieri ha suonato la carica. L’obiettivo è provarci, nonostante le assenze degli infortunati Hateboer e Cornelius e quella probabile dell’acciaccato Gomez, che a differenza dei due compagni è stato convocato, ma potrebbe partire dalla panchina.
RECORD Difficilmente quest’anno l’Atalanta riuscirà a replicare i tanti record formalizzati a giugno: in primis quelli riguardanti il profitto esterno, con le nove vittorie che avevano disintegrato il precedente primato di sei. I nerazzurri chiusero al quarto posto anche grazie al rendimento lontano da casa: solo Napoli, Roma e Juventus fecero meglio. Numeri, ma non solo: ciò che colpiva, l’anno scorso, era la personalità con cui la squadra affrontava ogni avversaria, trampolino di varie goleade. Non è un caso che nello scorso campionato siano arrivate tre vittorie con almeno tre gol di scarto, tra cui il miglior risultato esterno di sempre (il 5-0 al Genoa) e un altro da top five in A (il 4-1 al Chievo). Quest’anno l’Atalanta si è più volte avvicinata all’exploit, ma non è ancora riuscita a passare alla cassa.