La Gazzetta dello Sport

Vincenzo ora respira «Champions possibile E Gattuso è un amico...»

- Alessandra Gozzini INVIATA A REGGIO EMILIA

Montella aveva scelto un berrettino rosso per ripararsi dalla pioggia leggera ma stavolta sopra la sua panchina il cielo è sereno. Vincenzo potrà tornare a sorridere e almeno all’interno di Milanello a splendere il sole: la sosta doveva servire alla società per riflettere sul futuro della guida tecnica della squadra ma con la vittoria di ieri la discussion­e pare già risolta e i nuvoloni spazzati via. Già prima della partita aveva aperto l’ombrello Mirabelli, in campo lo hanno fatto Romagnoli e Suso. Il d.s.: «L’allenatore ha la nostra fiducia, lavoriamo tutti i giorni per far sì che questo progetto continui. Magari ci aspettavam­o meno difficoltà, ma lavoriamo tutti insieme per andare avanti. Conte? Non guardiamo in casa d’altri, non ci interessa lui come nessun altro. Noi pensiamo solo alla nostra squadra, al mister e ai suoi collaborat­ori». Nel pre-gara Mirabelli era poi andato a sedersi, assieme all’a.d. Fassone, di fianco a Vincenzo. In campo era invece toccato a Romagnoli sbloccare una partita uggiosa come il tempo con un colpo di testa su azione d’angolo. Partita indirizzat­a quando era sembrato piovere sul bagnato: prima del quarto d’ora Montella era stato costretto a intervenir­e lanciando Abate al posto dell’infortunat­o Calabria. E di nuovo prima della sfida si era avuta notizia della presenza di Han Li a Stamford Bridge, lo stadio del solito Conte. David era a Londra per ragioni di sponsor, magari nella city c’è qualcuno interessat­o a investire nel Milan: il motivo era provato dalla presenza di Lorenzo Giorgetti, Chief Commercial Officer o più sempliceme­nte il responsabi­le dell’area commercial­e rossonera. Dunque nessun rovescio. Su Suso che ha poi chiuso la partita non servivano troppe previsioni: Jesus è un fedelissim­o di Montella e con il solito mancino ha definitiva­mente rasserenat­o l’animo dell’allenatore.

OCCHI AZZURRI Alla fine, quando sullo stadio del Sassuolo non piove più, Montella può analizzare la serata. Le sue personali previsioni del tempo erano azzeccate. Milan vittorioso come a Verona contro il Chievo e lui – che ha sempre mantenuto i nervi saldi – in panchina a Napoli alla ripresa del campionato: «La partita è la fotografia della nostra stagione. Abbiamo iniziato con grande impegno ma dopo un’occasione concessa al Sassuolo abbiamo perso un po’ di sicurezza e in quel frangente la squadra non mi è piaciuta. Col passare del tempo abbiamo ricomincia­to a giocare e la vittoria è meritata. Sono contento del risultato e, in parte, anche della prestazion­e. Abbiamo il record di tiri in porta in Serie A e questo è sintomo che qualcosa di buono facciamo. Resto convinto che fino alla fine inseguirem­o il nostro obiettivo». Che rimane, ribadito già alla vigilia del match, il quarto posto. Montella prosegue: «Dopo il Napoli abbiamo un cammino alla portata e nel ritorno gli scontri diretti possono essere ribaltati». Così Vincenzo è tornato più vivo, battaglier­o e – a suo dire più bello che mai: «Quella del funerale era solo una battuta, tutti vogliono vedere chi ti vuole bene e chi no. Gattuso è un amico, è stato pure lui messo in mezzo in questa situazione. Nella foto pubblicata dalla Gazzetta l’ho trovato più alto, nelle prossime sarò io a diventare più magro, con gli occhi azzurri e anche più sfinato in viso».

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ANSA Tutti i migliori del Milan di ieri nell’esultanza al gol del 2-0: Kessie, Suso, Locatelli, Bonucci, Borini
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