La Gazzetta dello Sport

Precedenti sinistri? C’è il mancino di Suso «Milan, ora risaliamo»

Sul campo dell’esonero di Allegri, è ancora decisivo «Sì, era un momento delicato. Io e Montella? Gran rapporto»

- Alessandra Bocci INVIATA A REGGIO EMILIA

Stavolta non ci sono state rimonte, non c’è stato batticuore, non c’è stata la confusione notturna di un esonero. Non c’è stato alcun addio lungo o breve che sia e il Mapei Stadium non ha portato altri scossoni nella vita già complicata di questo Milan. Suso è riuscito nell’impresa che non era riuscita oltre tre anni fa a Balotelli, nella partita che costò il Milan ad Allegri, ha consolidat­o il risultato sbloccato da Romagnoli e ha trascinato i compagni e l’allenatore lontani dalle secche del campionato. Aveva dato un bel segnale già due settimane fa annichilen­do il Chievo e instilland­o nelle arterie del Milan un po’ di fiducia. Gol, autorete procurata, assist nella sera di Verona, una rete delle sue contro il Sassuolo, con quel sinistro vellutato a volte e altre affilato come una lama. È uno specialist­a nei messaggi, lo spagnolo. Ne ha mandati ai tifosi in occasioni diverse, in certe pieni di affetto, in altre intessuti di incertezze. Ma da quando è rimasto, l’estate scorsa, è diventato un fedelissim­o di Montella e come tale non ha tradito. «Buon viaggio, milanisti. Che sia un bel viaggio insieme. Noi con voi, voi con noi, promesso», aveva scritto su Instagram a inizio stagione, dopo aver risolto i dubbi ed essersi accasato ancora al Milan. «Ci saranno momenti belli. Ci saranno

I gol realizzati fino a oggi da Suso in Serie A, ai quali si somma anche una rete in Europa League. Lo scorso anno, alla 12ª giornata, erano solo 2 momenti particolar­i. Ci saranno momenti duri». Un veggente. «Gireremo l’Italia e finalmente l’Europa, quell’Europa che è la vostra casa». L’obiettivo Champions è lontanissi­mo, l’emorragia di malumori per il momento tamponata. A Reggio Emilia, in un clima tipicament­e padano, è arrivato il tipico movimento di Suso con un gol tipicament­e scacciapar­eggio e scacciacri­si. I tifosi cantavano forte e non soltanto per scaldarsi sotto la pioggia.

LATO POSITIVO Suso ha compiuto la missione, il Milan ha rosicchiat­o due punti all’Inter e poco altro, ma basta per raggiunger­e la nazionale spagnola con animo lieto. «Era molto importante vincere per la situazione che c’era. Abbiamo fatto una buona partita prendendoc­i i tre punti e ora siamo tutti un po’ più tranquilli», ha ammesso Suso. «Era un momento delicato per l’allenatore e anche per noi, ora ci riposiamo, poi cominciamo a preparare la partita contro il Napoli. Io mi sento bene, con Montella ho un rapporto splendido». Non ha la presenza scenica del leader, Suso, ma più di una volta il Milan, sia in questa stagione sia nella passata, ha dovuto affidarsi alle sue qualità tecniche, e lo spagnolo è diventato un punto fermo nelle trame di gioco del tecnico. Più volte ha ripagato le attese con i gol necessari e contro il Sassuolo non si è tirato indietro. «Mi fa piacere mettermi a disposizio­ne della squadra, al di là dei gol che faccio o non faccio. Kalinic, André Silva, Cutrone devono stare tranquilli. Arriverann­o anche i loro gol». Per ora, il Milan è fuori dalle secche. Sarà una sosta tranquilla, altro che maledizion­e del Mapei Stadium.

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 ?? ANSA ?? Suso, 23 anni, dopo il gol: è il 5° stagionale in A, il 4° in trasferta
ANSA Suso, 23 anni, dopo il gol: è il 5° stagionale in A, il 4° in trasferta

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