Reggio va k.o. Brescia, 6° perla Comanda da sola
Sesta meraviglia di Brescia, capolista sempre meno per caso e sempre più per merito che stende anche Reggio Emilia e mantiene il primo posto, battendo anche il record della stagione 1980/81, quando l’allora Pinti Inox cominciò con un 5/5. Un ideale passaggio di consegne tra quella che è stata nelle ultime stagioni una realtà cresciuta e vincente come quella allenata da Menetti e la formazione che sta sorprendendo un po’ tutti, a suon di vittorie. Quella di ieri è figlia della solita grande difesa a cui però Brescia ha contrapposto dei momenti di poca lucidità offensiva: Reggio Emilia si è attaccata con le unghie alla volontà di Della Valle per tamponare una gara segnata troppo presto dalla verve bresciana. «Siamo in un momento di grande fiducia — dice coach Diana —, figlia del lavoro difensivo che ci permette di aggiustare anche i momenti di appannamento. In questo frangente la nostra autostima è cresciuta a dismisura, ma riusciamo a restare quelli che si ritrovano a lavorare il martedì con tanta fiducia, perché in campo vediamo realizzarsi quello su cui lavoriamo».
COMPLIMENTI Ed Andrea Diana, dopo i complimenti del presidente federale Petrucci, incassa anche quelli dell’allenatore reggiano: «Brescia ricorda molto la mia Reggio Emilia: continuità tecnica, società seria. Qui si può far bene». Sulla partita Menetti è onesto: «È un momento di grande difficoltà tecnica e fisica a cui si aggiunge un problema di carattere emotivo. Queste tre cause ci fanno apparire peggio di quello che siamo». E così la Leonessa scappa ripetutamente nei quarti pari (31-15, 71-52) con Vitali jr e Bushati protagonisti: i biancorossi rientrano (39-32, 75-66), o quantomeno ci provano. Ma la differenza sia a livello fisico e, soprattutto, mentale è tanta e giustificata dal fatto che in classifica Brescia è 6-0, Reggio 0-6.