La Gazzetta dello Sport

È sempre Juantorena Civitanova ha carattere

Cubano ispira la sesta vittoria consecutiv­a della Lube su Modena «Ci tenevamo a fare bella figura al Palapanini ma la stagione è lunga»

- Gian Luca Pasini INVIATO A MODENA

Una battuta (flot) vi seppellirà. Non è una variazione di un famoso aforisma cinematogr­afico, ma è quello che ha fatto Enrico Cester. Che con una serie di (8?) servizi tattici (non quindi basati sulla potenza) ha schiantato Modena lanciata verso un tiebreak che vedeva lontano solo pochi punti. Invece da quel 1915 a favore della squadra di Rado Stoytchev, i campioni d’Italia hanno riscritto il copione, una serie di muri su Ngapeth (eroe fino a quel momento) hanno cambiato il finale di questo primo grande big match della stagione che lancia al primo posto solitario in classifica Perugia (a distanza di 11 anni dall’ultima volta) , unica squadra della Superlega ancora imbattuta.

6a VITTORIA Infila invece la sesta vittoria di fila la Lube contro l’Azimut Modena (la seconda di stagione dopo quella in Supercoppa Italiana a Civitanova, l’ultimo successo nelle semifinali dei playoff) e consacra il “solito” Osmany Juantorena Mvp della serata, uno che quando sente l’odore di queste gare, molto difficilme­nte le sbaglia: 60% in attacco, due muri, decisivo in quel secondo set che ha dato la svolta al match. «Ci tenevamo a fare una bella figura e a vincere questa partita, soprattutt­o fuori casa, qui a Modena, ma sappiamo che si tratta solo di una partita. La strada è lunga. Certo quando loro battono in quella maniera, come nel primo set (4 ace, Ngapeth grande protagonis­ta, ndr) è complicato, ma è anche vero che è difficile mantenere quel ritmo per tutta una partita».

ORGOGLIO «Penso che questa sera la Lube abbia fatto vedere anche un gran carattere — ha aggiunto Giampaolo Medei, il tecnico dei campioni d’Italia — per quello che abbiamo fatto dopo il primo set e ancora nel quarto set. Lì la squadra è stata molto brava a recuperare una situazione che si era fatta complicata con la battuta tattica, ma anche con muro e difesa». Approfitta­ndo del fatto che Modena è andata in fase di stallo. Un corto circuito di cui probabilme­nte ha parlato Rado Stoytchev che ha tenuto a lungo la squadra chiusa nello spogliatoi­o al termine della partita. Un po’ quello che era accaduto a Civitanova un paio di partite fa, travolta da Latina e ora vincitrice («meritatame­nte» come ha riconosciu­to lo stesso Stoytchev) a Modena. «Un passo falso che la nostra squadra non avrebbe dovuto fare, ma che è possibile — aggiunge il tecnico della Lube Civitanova —. Con impegni ravvicinat­i e tante trasferte. Ogni settimana ha le sue criticità. Quel k.o. ci è servito a riflettere e ripartire, cosa che abbiamo fatto con Trento e poi qui a Modena. Ci siamo e vogliamo esserci su tutti i fronti». Anche quest’anno per lo scudetto bisognerà fare i conti con la Lube...

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TARANTINI Tsvetan Sokolov, 27 anni, ferma a muro Tine Urnaut, 29

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