La Gazzetta dello Sport

Piacenza, poker da grande Il Prato va sempre più giù

- Stefano Lemmi

PONTEDERA (Pi) La palla alla difesa. Sì, quella del Piacenza, che grazie (anche) a due suoi difensori, Pergreffi e Bini, entrati nel tabellino dei marcatori, ha interrotto un’astinenza da gol che durava da 288’. Nello stesso impianto dove tre partite prima, col Pontedera, avevano interrotto la loro ascesa (i successi di fila erano quattro) stavolta i biancoross­i hanno ripreso il feeling con la vittoria a spese di un Prato falcidiato dalle assenze, sempre più in crisi di

LA SVOLTA A far rialzare la testa al Piacenza è stato anche il cambio di modulo, passato dal 3-5-2 al 4-3-3 già nel match precedente con il Pisa, che gli ha consentito di presentare una squadra fisicament­e potente e agile. Specie sui fianchi, da dove sono arrivate le prime tre martellate da k.o. Tre gol fotocopia con cross radente a centro per i tap-in vincenti di Pergreffi, Romero (poi espulso) e Bini e arrotondat­i, dopo il gol illusorio di Fantacci, da Morosini per il classico gol dell’ex. Così, tanto per non farsi mancare nulla... punti e da ieri con la poco invidiabil­e medaglia di squadra più bucata del girone. «C’era bisogno di fare questi risultati perché in precedenza avevamo sbagliato troppo» ha detto Franzini a fine gara. Sul campo i suoi l’avevano accontenta­to, archiviand­o la loro partita di campionato con più reti segnate in novanta minuti.

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LAPRESSE Jacopo Scaccabaro­zzi, 22

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