Napoli vestito da Juve Oltre allo spettacolo ora dietro c’è un muro
Nove reti subite in 14 giornate, nessuno ha fatto meglio Il primato di Sarri parte dalla trasformazione difensiva
Le lezioni sono servite, così come gli allenamenti differenziati che Maurizio Sarri dispone a metà settimana per verificare lo stato di apprendimento dei difensori. Anche lì dietro il Napoli ha trovato un equilibrio stabile che gli consente di vantare la migliore difesa del campionato, insieme con la Roma, con 9 reti al passivo, una in meno dell’Inter che insegue al secondo posto. Un dato che evidenzia la crescita dell’intero settore. Basta confrontare il numero di gol subiti nei primi due anni di Sarri, dopo 14 giornate di campionato, per capire quanto sia stato essenziale il miglioramento di chi agisce dinanzi a Reina. Nel primo anno la difesa napoletana aveva subito 16 reti, mentre lo scorso anno 10, una in più rispetto al dato attuale. Dunque, una garanzia sul primato, un rilievo positivo anche in considerazione dell’imminente sfida contro la Juventus, rispetto alla quale nei primi due anni di Sarri il Napoli incassava di più. Ora le parti si sono ribaltate. E dopodomani al San Paolo non dovrebbe esserci Higuain, reduce dall’intervento alla mano. Se così fosse il vantaggio non guasterebbe affatto: proprio il Pipita ad aprile, infatti, rifilò una doppietta a Reina nel ritorno della semifinale di coppa Italia.
EQUILIBRIO L’ha cercato, Sarri, fino ad ottenerlo. Attraverso un lavoro scrupoloso, dedicandosi anche ai singoli, pur di veder applicate le sue teorie sul campo. C’è riuscito, l’allenatore, che ha messo su un meccanismo quasi perfetto in tutti e tre i reparti. Centrocampo e attacco non hanno mai evidenziato problematiche importanti, a differenza della difesa che qualche sbandamento l’ha sempre avuto. L’equilibrio, tuttavia, s’è raggiunto con l’intesa tra Albiol e Koulibaly, che insieme formano la coppia centrale, una sorta di barriera che s’innalza dinanzi a Reina anche se, tatticamente, giocano quasi a ridosso del centrocampo. Ed anche con il lavoro di Hysaj e Ghoulam, assente da qualche settimana per infortunio, che sugli esterni lasciano poco spazio d’azione agli avversari.
SOLIDITA’ La fisicità è garantita negli ultimi 20 metri. La velocità di Koulibaly nei recuperi e le chiusure di Albiol, infondono fiducia tra i compagni destinati all’interdizione. Allan, per esempio, è tra i migliori mediani della serie A per la sua capacità di recuperare palloni e di ripartire. Detto che il Napoli ha la migliore difesa del campionato, c’è un’altra statistica che rende ancora più solido il dato: nelle 21 partite stagionali, in 10 non ha subito gol (7 in campionato e 3 in Champions League, playoff compreso). Insomma, adesso la squadra può anche concedersi il lusso di segnare un solo gol e vincere, così com’è accaduto domenica pomeriggio, contro l’Udinese, perché a difendere la rete di Jorginho ci hanno pensato Koulibaly e Chiriches, quest’ultimo schierato dal primo minuto per concedere un turno di riposo a Albiol. Il capitano della Nazionale rumena è considerato la prima alternativa ai due titolari. Sarri lo stima tanto per la grande professionalità: poche volte ha concesso qualcosa all’avversario, quando ha giocato.
ALTERNATIVE Fin qui, sugli 8 difensori di cui dispone, l’allenatore ne ha schierati 7, l’unico che non ha mai giocato è stato Tonelli che a gennaio potrebbe andare via. A parte il quartetto titolare, il più utilizzato è proprio Chiriches. Nella scorsa estate aveva avuto la possibilità di andare a giocare in Premier League, ma l’opposizione di Sarri era stata decisa. Da due settimane, invece, è ritornato d’attualità Mario Rui che soltanto contro il Milan, due settimane fa, ha giocato la prima partita da titolare.
Turnover difensivo, attenzione, fiducia: così i gol subiti dalla squadra azzurra sono calati. Tre anni fa erano ben 16