La Samp va a tutta: 4 schiaffi a Zeman
squadra di Giampaolo non tradisce, tre gol in 31’ e la chiude. E’ la nona vittoria di fila al Ferraris
La Sampdoria non tradisce, anzi si esalta ancor più nello stadio che sta trasformando in parco dei divertimenti. A Samplandia non ci sono cali di tensione, se non a risultato ampiamente chiuso, nè problemi per raggiungere gli ottavi di finale di Coppa Italia travolgendo il Pescara di Zeman. Una formazione, quella blucerchiata, che al Ferraris infila la nona vittoria consecutiva, unendo alle 6 in campionato, il successo nel derby con il Genoa e le due sfide di Coppa. Preparazione ideale per la partita di domenica contro la Lazio, proprio a Marassi. Dall’altra parte, per di più, c’è un Pescara che deve risolvere i suoi problemi in trasferta e, soprattutto, i guai difensivi, visto che quella di Zeman è la terzultima difesa del campionato di B. E in campo si vede immediatamente.
PARTENZA SPRINT La sfida vera, insomma, dura pochissimo, in 60’’ è indirizzata, in meno di 10’ decisa, in poco più di mezz’ora chiusa. Entrambe le contendenti si danno al turnover, ma quello della Samp abbassa meno il livello della squadra. Il Pescara, poi, sembra inerme di fronte all’abilità dei blucerchiati di attaccare la zona centrale e, pure, dalla velocità con cui spesso trasformano l’azione difensiva in offensiva, grazie ai lanci, precisi e con tempismo perfetto, di Regini. Ottanta secondi ed è già 1-0: Kownacki si conquista una punizione sulla corsia di destra, batte Ramirez, Verre dal lato opposto svetta di testa e innesca ancora Kownacki, il cui tiro è semplicissimo. Più bella sarà la conclusione, di destro in diagonale, con cui fisserà al 29’ del secondo tempo il risultato sul 4-1. Il ragazzino polacco dimostra così di saper sfruttare le occasioni concesse da Giampaolo come nessun altro, a livello del suo predecessore Schick, e forse pure meglio. Impreziosisce la sua prima partita da titolare con una doppietta, portando a 3 i centri in coppa Italia, visto che aveva già fatto centro nei 21’ a sua disposizione all’esordio contro il Foggia. Due le reti anche in campionato, in soli 4 spezzoni e 48’ in tutto.
POVERO PIGLIACELLI Il Pescara praticamente non oppone resistenza: Caprari spreca al 4’ un bel lancio di Regini, ma al 9’ è 2-0: lancio di Capezzi, cross di Kownacki e colpo di testa facile facile di Ramirez. Al 31’ arriva anche il 3-0: ancora Capezzi, altra nota positiva della serata per Giampaolo, a ispirare l’azione: doppio triangolo tra Ramirez e Caprari e gol dell’ex senza difficoltà. Nulla da fare per Pigliacelli, il portiere a cui Zeman ha concesso una nuova occasione dopo lo scontro di Empoli, quando l’allenatore affrontò la sfida senza senza portiere di riserva, dopo aver allontanato Pigliacelli dallo spogliatoio avendone notato l’atteggiamento errato. Non certo la serata perfetta per il rilancio di un estremo difensore, autore comunque di una bella parata su punizione di Capezzi.
CONSOLAZIONE E in fondo anche Zeman, seppur a partita decisa, ha ricevuto qualche segnale interessante, in particolare dal suo reparto avanzato: Benali ha sfornato idee e iniziative, in più ha trovato il cross da sinistra su cui, all’8’ del secondo tempo, Silvestre è incappato nel maldestro autogol. Ganz, dopo un avvio complicato, si è dimostrato pericoloso, spesso innescato dalle discese sulla corsia di destra di Zampano. In almeno tre occasioni, su Carraro e Ganz due volte, Puggioni ha dovuto compiere parate importanti rendendo meno eclatante il rilassamento dei compagni una volta messo al sicuro il risultato.