Tavano, i gol di Carrara: «Nuova vita con Baldini»
L’attaccante ha ritrovato la fiducia: è già a quota 10
«Quando la scorsa estate mi ha telefonato Silvio Baldini ci abbiamo messo solo due minuti a trovare l’accordo. Mi ha chiesto se stavo bene e davo una mano alla Carrarese, non potevo dire di no a un amico”. Detto, fatto. Francesco Tavano è ripartito dalla città dei marmi e non ha perso il vizio del gol. Già 10 i centri finora per lanciare gli azzurri al quinto posto e Ciccio-gol in vetta alla classifica marcatori del girone A. HIGHLANDER 38 anni e non sentirli: «Sto benissimo, mi sento ancora un ragazzino. Sarà per questo che il mister mi fa giocare esterno sinistro nel 42-3-1 come a inizio carriera a Empoli. Smettere? Macché. Posso giocare ancora un paio d’anni. Qui ho ritrovato la fiducia che mi era mancata ad Avellino e Prato». Un feeling speciale quello tra Tavano e Baldini: «È stato fondamentale per la mia carriera, gli devo tanto. Il carisma è sempre incredibile, prepara ancora le partite a mille all’ora, ma è diventato più filosofico e meno sanguigno. Sarà l’età».
RICORDI Tanti i partner di Ciccio: «Il più forte resta Totti. Che peccato però non vederlo in campo: mi mancano le sue giocate...». A guidare quella Roma c’era Luciano Spalletti: «Si vedeva che sarebbe diventato un top della panchina. Stava 24 ore su 24 sul pezzo e aveva dato alla squadra un’organizzazione maniacale». Tavano ha le idee chiare anche sulla crisi del nostro calcio: «In Italia si continuano a comprare stranieri mediocri invece di dare una chance ai tanti giovani bravi che giocano in B e C e che potrebbero tranquillamente stare in A». L’unico rimpianto si chiama Valencia: «Nel 2006 aveva investito 10 milioni per comprarmi. Peccato che a 10 giorni dal mio arrivo ho scoperto che Sanchez Flores non mi voleva. Ancora oggi non ho capito come mai abbiano speso tutti quei soldi se non rientravo nei piani del tecnico».