La Gazzetta dello Sport

Cabrini si esalta: «Una Juve d’acciaio»

Bianconero applaude Allegri: «Vincente la scelta della difesa a 4, il Napoli è rimasto sorpreso»

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squadra da battere per chi vuole puntare davvero allo scudetto. E l’errore più grave commesso dal Napoli sembra essere ancora una volta la troppa attenzione prestata al ritorno del «traditore Higuain». Cabrini sente nell’aria che sarà proprio l’argentino l’uomo del match. Nella tribuna Gazzetta lo dice subito: «Tutti questi fischi lo caricano…». E al minuto 4 solo Reina lo stoppa proprio a un passo dal gol: «Se gli segna subito, li ammazza tutti moralmente». La rete arriverà più tardi, come da pronostico dell’ex terzino campione del mondo nel 1982, ex storico della Juventus e in ultimo ex c.t. della Nazionale femminile. «La Juve lascia spazio soltanto sulle fasce, tanto il Napoli non ha giocatori di fisico. Ecco, all’intervallo sarebbe servito uno come Milik per cambiare la gara»

LA CHIAVE Cabrini sin dall’inizio applaude la scelta di Allegri di optare per la difesa a 4: «Contro questo tridente del Napoli è la soluzione più sicura. Gli azzurri giocano molto in verticale, ma qui con le due linee da quattro davanti a Buffon fanno fatica a trovare varchi. Ecco, Mario Rui e Hysaj sono gli unici ad avere un po’ di spazio, ma in fascia e lontano dalla porta. Così non sono mai pericolosi. Credo proprio che il Napoli possa recuperarl­a solo su palla da fermo». E qui la profezia viene soltanto sfiorata, perché appena finisce la frase, gli azzurri battono un angolo e Insigne di testa quasi pesca il pari. È un Napoli comunque in difficoltà sul piano del palleggio, sua arma migliore: «Il merito però è della Juve, guardate che pressione, che compattezz­a. Hanno chiuso ogni varco centrale, è quasi impossibil­e segnarle in questo momento. È una difesa d’acciaio».

Cabrini col direttore Andrea Monti, il vice direttore Valenti, Luigi Garlando e Vincenzo D’Angelo La partita a scopa dopo la vittoria dell’82. La partita in redazione.

Poi lascia l’autografo Le due linee compatte della Juve isolano i rifornimen­ti negli spazi e sulla trequarti: la Juve così ha «ingabbiato» il Napoli, quasi mai pericoloso L’ultimo sussulto prima dell’intervallo glielo provoca una chiusura di Koulibaly: «È una gazzella, ha una falcata incredibil­e, potente, veloce». Ma non può servire al Napoli per trovare il pareggio. Si va all’intervallo: «Devo dire che la Juventus fin qui sta facendo una grande gara, molto accorta. Il Napoli avrebbe bisogno di un attaccante di peso per girarla, uno alla Milik per intenderci. Però non c’è e Sarri non ha grosse alternativ­e». MESSAGGIO Nella ripresa il Napoli gira meglio, ma l’occasione ce l’ha la Juve. Un messaggio chiaro al campionato per Cabrini: «Il Napoli è abituato a fare un certo tipo di gioco, fatto di fraseggio nello stretto. Ma solo quando ha campo da attaccare riesce a fare male. Credo che il Napoli sia rimasto sorpreso dall’atteggiame­nto della Juve: attenta, compatta, cinica: per lo scudetto ci sarà da lottare fino alla fine». Antonio Cabrini con la maglia della Juve: l’ex difensore ha giocato in bianconero dal 1976 al 1989: 297 partite e 33 gol

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