La Gazzetta dello Sport

LA DIFESA DI SARRI «ABBIAMO CHIUSO LA JUVE NELLA SUA METÀ CAMPO»

- Mimmo Malfitano NAPOLI

La sconfitta è arrivata nella gara più sentita, quella che un’intera città avrebbe voluto vincere, magari anche con un’autorete: battere la Juventus sarebbe stato l’apoteosi. Invece, ci ha pensato Gonzalo Higuain a rovinare la festa del San Paolo. Si sarà sentito stranito, Maurizio Sarri. D’altra parte, non era abituato a cedere i tre punti in campionato. In precedenza, ne aveva concessi 9 in Champions (6 al Manchester City, 3 allo Shakhtar), ma appena quattro in Serie A, con i pareggio contro Inter e Chievo. La Juventus non gli ha lasciato scampo, colpendo proprio con il Pipita. Il Napoli, tuttavia, è stato poco energico, soprattutt­o nella fase offensiva come ha riconosciu­to l’allenatore nel dopo gara. «Una squadra stanca non chiude la Juve nella sua metà campo, la verità è che siamo venuti meno nei tre attaccanti. Abbiamo concesso loro solo due ripartenze. Purtroppo, non è che abbiamo tanti ricambi in avanti, nemmeno per poter giocare con un modulo diverso, perché c’è solo Mertens in zona centrale».

CLASSIFICA CORTA La sconfitta ha riportato sotto le inseguitri­ci, la Juve è a meno uno, adesso, mentre l’Inter potrebbe balzare al primo posto se dovesse battere il Chievo. «Le altre sono tutte società più forti di noi. Il Napoli non può pensare di partire per vincere lo scudetto. Abbiamo perso la prima in campionato dopo 9 mesi. Insigne? Dal rientro con la Nazionale ha una lieve infiammazi­one al pube», ha rivelato Sarri che ha ribadito le difficoltà evidenziat­e dalla squadra. «La sensazione di una squadra troppo nervosa non l’ho avuta ne stamane ne nello spogliatoi­o. Nelle ultime partite abbiamo sempre avuto bisogno di carburare, stasera abbiamo preso quella ripartenza, Higuain è un fenomeno in queste situazioni. Loro hanno novanta milioni in meno, ma tre punti in più perché lui è un fenomeno».

COLORI’ Il tecnico napoletano non ha gradito il colore delle maglie indossate dalle due squadre. «Sono triste per il popolo napoletano, per la sconfitta e anche perché speravo di morire prima di vedere un Napoli-Juventus con neri contro gialli», ha concluso Sarri.

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