IL SORRISO DI ALLEGRI «UN BEL TEST PER LA COPPA SI VINCE CON LA DIFESA»
«Avevamo perso la voglia di soffrire. Napoli e Inter restano favoriti. Per rivincere il titolo dobbiamo fare qualcosa di straordinario»
Alui interessa vincere, il bel gioco e i complimenti li lascia volentieri agli altri. Il primo successo di Massimiliano Allegri al San Paolo è stato sette anni fa, quando col Milan sfatò il tabù azzurro e poi vinse lo scudetto. Con la Juventus ha già messo in bacheca tre tricolori, ma vuole il quarto e per ottenerlo non ha paura di fare scelte coraggiose. Anche ieri il tecnico ha avuto ragione: ha lasciato fuori Alex Sandro, ormai in crisi di gioco (colpa dei corteggiamenti estivi?) e poco in sintonia con il gruppo, e Asamoah lo ha ripagato con ottime diagonali difensive; ha deciso di non rischiare Mandzukic, che nell’ultimo allenamento aveva male al polpaccio (e proverà a recuperare per la Champions) e di puntare su Higuain nonostante la freschissima operazione alla mano, e il Pipita ha segnato il gol decisivo; ha scelto la difesa a quattro e De Sciglio terzino e il suo pupillo dei tempi rossoneri lo ha ringraziato con una prestazione accorta. La Juventus ieri non ha subito gol (cosa che al San Paolo non accadeva dal marzo 1997) e ha stabilito il nuovo record di partite consecutive con almeno una rete (44). Non sarà stata bella, ma efficace sì. E questo conta per Allegri: raggiungere l’obiettivo, che in questo caso è il risultato. Ottenuto con scelte e intuizioni vincenti.
NAPOLI FAVORITO «Per noi era un bel test in vista di martedì contro una squadra che non aveva ancora perso e gioca molto bene - spiega il tecnico - . Su Higuain non c’è stata pretattica, fino a ieri doveva giocare Mandzukic, poi si è fatto male e ho cambiato. Noi abbiamo fatto una prestazione importante, vincere qui non subendo gol non è poco. Il Napoli stasera ha avuto poche occasioni, li abbiamo fatti giocare come volevamo noi, limitandoli nel palleggio e nella zona sinistra. Noi dobbiamo continuare su questa strada, migliorando la condizione fisica cresce anche quella tecnica. Ultimamente avevamo perso la voglia di soffrire, si pensava di più alla fase offensiva, ma è con la difesa che si vince. Però il Napoli resta favorito per lo scudetto, insieme all’Inter. Per arrivare al settimo titolo dobbiamo fare qualcosa di straordinario». Battere il Napoli a casa sua non è impresa da squadra qualunque.