La Gazzetta dello Sport

Ditta Tedino & Zamparini con il Venezia in comune

Tecnico del Palermo e i due anni nel settore giovanile dei veneti «Un’esperienza che non dimentico: con gli Allievi ho battuto la Juve...»

- Fabrizio Vitale PALERMO

Il passato che ritorna in doppia veste. Perché il Venezia non è soltanto nella storia di Maurizio Zamparini, ma anche nella carriera di Bruno Tedino che per due anni (dal 1995 al 1997) fu proprio alle dipendenze del patron friulano nel settore giovanile dei veneti. Una sorta di anticipo del connubio che si sarebbe ripetuto a distanza di oltre vent’anni a Palermo, con la differenza che questa volta c’è una promozione in Serie A da conquistar­e con lo spettro di un fallimento all’orizzonte, dopo l’istanza della Procura di Palermo. Il 7 dicembre con la prima udienza davanti al giudice fallimenta­re se ne saprà di più, intanto oggi al Barbera c’è il Venezia, rivelazion­e, che può frapporsi tra i rosanero e la riconquist­a del primato. Perché la squadra di Pippo Inzaghi sta vivendo un nuovo periodo aureo che potrebbe proiettarl­a verso la A dopo due campionati vinti partendo dalla Serie D. Esattament­e come accadde quando Zamparini rilevò il Venezia nel 1987, evitandone il fallimento, e grazie alla fusione col Mestre lo iscrisse al campionato. Anche in quel caso partì una cavalcata che nel giro di cinque anni portò i veneti dalla C2 in Serie B, ce ne vollero altri sei per centrare la storica promozione (1997-1998) in A con Novellino in panchina. Zamparini riuscì a restaredue stagioni in Aella massima i lagunari per poi retroceder­e il campionato seguente. Ma ripeté la scalata l’anno successivo con Prandelli in panchina (2001-02). Dopo la seconda retrocessi­one si aprì la strada verso Palermo.

TRAVASO In contrasto con l’amministra­zione comunale per la costruzion­e del nuovo stadio e con i tifosi, il patron mollò il club e acquistò quello rosanero da Franco Sensi operando un travaso di giocatori dalla Laguna in Sicilia senza precedenti. A Palermo il percorso verso la gloria fu più immediato e con soddisfazi­oni maggiori: la Serie A dopo due anni, la qualificaz­ione in Coppa Uefa per cinque volte, e una finale di Coppa Italia. Con Venezia, però, sono rimaste alcune analogie: le difficoltà anche qui per la realizzazi­one di stadio e centro sportivo e la contestazi­one della piazza dopo le ultime stagioni deludenti. In una sfida, quindi, racchiudon­o i 30 anni di calcio di Zamparini che, guardandos­i indietro, non si è mai emozionato riguardo a quei 15 anni. Non affronta per la prima volta il passato, l’ultima al Barbera risale a 13 anni fa in B, 18 marzo 2004 (4-0). Più recente il precedente tra Tedino e la squadra di Pippo Inzaghi: la scorsa stagione in Lega Pro con una vittoria per parte.

BEL PERIODO L’allenatore del Palermo, però, non ha dimenticat­o quei due anni vissuti al Venezia con i giovani. «Mi ricordo tutto di Venezia, essendo un malato di mente da questo punto di vista ricordo di aver allenato i ‘79 e gli ‘80, di aver battuto la Juventus e di essermi tolto delle grandi soddisfazi­oni – ammette -. Ricordo però anche una grave perdita di un nostro ragazzo, Maurizio, che aveva 19 anni. Ho fatto per due anni gli Allievi nazionali, ma nel primo ho collaborat­o molto con la prima squadra, facendo l’osservator­e. Quella fu un’annata altalenant­e, poi l’anno successivo, con Bellotto, fu molto buono: in due anni abbiamo valorizzat­o molti giocatori: Ginestra, Ciullo, Soligo, Malagò. Tutta gente che ha fatto la B, alcuni anche la A. All’epoca con Zamparini non c’è mai stato rapporto, c’erano direttori come Di Marzio e Marotta, gente che faceva da filtro dal punto di vista dirigenzia­le». Tedino conosce bene l’avversario, visti i precedenti dell’anno scorso con il suo Pordenone e spera di batterlo nonostante le numerose assenza tra squalifich­e e gli infortuni degli ultimi giorni. «Il Venezia l’abbiamo visto l’anno scorso e hanno 8/11 di quella squadra, eccellente in Lega Pro con una grande organizzaz­ione e una grande struttura. Una squadra che sinceramen­te ha poco da invidiare a tutte le società di B, si difende bene e riparte in maniera importante – conclude -. Sarà una partita difficilis­sima per l’avversario, e per quello che abbiamo passato in settimana. Ci sarebbe da andare tutti in pullman in qualche santuario».

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Bruno Tedino, 54 anni, allenatore del Palermo
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Maurizio Zamparini, 76, presidente del Palermo

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