Green alla Reyer «Che strano sfidare Avellino»
L’Italia è nel suo destino, Avellino anche, ma ritornare da avversario in Irpinia poche ore dopo il suo arrivo a Tessera, nemmeno Marques Green l’aveva preso in considerazione. L’Umana è stata l’ultima squadra affrontata dal play di Philadelphia con la maglia della Sidigas nella semifinale scudetto, Avellino è la prima squadra che affronterà indossando la casacca dei campioni d’Italia. «Il destino, a volte, tira brutti scherzi, in questo caso mi viene però da sorridere. Nel mio lavoro tutto è possibile, ma giocare subito al PalaDelMauro, poche ore dopo il mio ritorno in Italia, è davvero un gioco beffardo. Sarà molto bello». Ingaggio temporaneo per sostituire Jenkins, ma l’accordo potrebbe essere esteso fino al termine della stagione. «La proposta dell’Umana è il top che potesse arrivare: società organizzata, staff tecnico super e squadra campione d’Italia». A giugno la fine della sua avventura ad Avellino. «Come in tutte le storie, anche quelle belle, c’è un inizio e una fine - dice il neo playmaker della Reyer -. Al termine della passata stagione la Scandone ha fatto le sue scelte, io da professionista le ho accettate. Ho potuto trascorrere più tempo con la mia famiglia».
RECORD Nella passata stagione Venezia sbarrò la strada ad Avellino sia in Italia che in Europa. «Solo piccoli dettagli fecero la differenza. Sia in Champions League sia nella semifinale playoff poteva andare diversamente», Green è il terzo assist-man nella storia del campionato italiano con 1.442 assist, ha nel mirino adesso Riccardo Pittis (1.454) e potrà avvicinarsi al leader Gianmarco Pozzecco (1.772). «Non ero a conoscenza di questo record, me lo fece notare Leunen. Adesso avrò l’occasione di migliorarlo, ma se sono arrivato così in alto lo devo soprattutto ai grandi giocatori con cui ho giocato».
SECONDO REGISTA