White, atto II «Schiaccio come ai bei tempi»
«La squadra più forte del campionato non è Milano, ma Brescia. L’Olimpia è quella che ha più talento, ma domenica (domani, ndr) possiamo batterli. Quando recupereremo tutti gli infortunati lotteremo con le prime per lo scudetto, il gruppo è ottimo e Della Valle è la star del campionato». Il ritorno di James White a Reggio inizia col botto, almeno a parole. «The Flight», ala classe ’82, capocannoniere con Sassari nel 2011, ha strappato un contratto fino a giugno e adesso dovrà aiutare la squadra di Menetti ad uscire dai bassifondi: «Sono più in forma di 3 anni fa, quando qui vincemmo l’Eurochallenge -assicura-: palleggio meglio e posso giocare tranquillamente da ala forte, perché sono più grosso ed esperto. L’unica cosa che è peggiorata è il recupero, a volte alla mattina mi sveglio con qualche dolore, ma state tranquilli: schiaccio come ai bei tempi».
PREGIUDIZI In pochi però credevano ancora nelle sue doti, nonostante la vetrina estiva del BIG3, vinto con la maglia dei Trilogy, in cui è stato eletto miglior difensore: «Tanti club pensavano che mi fossi ritirato, forse perché l’ultima stagione ho giocato in Iran (al Bandar Imam) e sono finito fuori dai radar, ma ci sono troppi pregiudizi: il livello del basket lì è buono e la vita non è come raccontano in tv, non è vero che non amano gli americani, semmai non amano Trump e preferivano Obama». Poi svela un retroscena sul suo ritorno: «Ho martellato Menetti di telefonate per dirgli che poteva contare su di me». Domani farà il suo esordio con la maglia numero 9: «Volevo riprendere il 4 del leggendario Mike Mitchell, ma Mussini non me lo ha lasciato. Pazienza, farò in modo di diventare una leggenda lo stesso». La faccia tosta non gli manca.