Dopo la Formula E è pronta la Moto-e E parla modenese
La Dorna ha scelto Energica, azienda della Motor Valley, per il Mondiale elettrico che partirà nel 2019
Nasce la Fim Moto-e World Cup, il primo campionato del mondo riservato alle moto elettriche, che prenderà il via nel 2019. E sarà un Mondiale molto italiano, come ha annunciato ieri la Dorna, che ha scelto infatti l’azienda italiana Energica Motor Company, con sede a Modena, quale costruttore unico delle moto.
EVOLUZIONE Nessun mezzo prototipo (come ha specificato ieri l’ingegnera Livia Cevolini, amministratore delegato dell’azienda emiliana), ma una «versione derivata ed evoluta della Ego», la prima supersportiva elettrica italiana, che nella versione stradale già in commercio raggiunge i 100 chilometri orari in 3 secondi, sviluppa una coppia di 200 Nm (145 Cv) e può raggiungere i 240 km/h. «Per noi si tratta di un risultato importantissimo — spiega l’a.d. di Energica —, che nei nostri obiettivi deve consacrare un prodotto capace di rappresentare un punto di riferimento indiscusso a livello mondiale per le moto elettriche ad alte prestazioni, come ad esempio avviene per Tesla nel proprio mercato di riferimento». Nella realtà, esistevano già alcune competizioni di moto elettriche — fra le quali una classe specifica al Tourist Trophy —, ma mai prima d’ora si era arrivati a una competizione a livello mondiale. Carmelo Ezpeleta, ceo di Dorna, si è detto «orgoglioso di un progetto con un’azienda all’avanguardia nel settore come Energica», nata dal gruppo CRP, 45 anni di esperienza nella componentistica del motorsport. Adesso, con il progetto Moto-e si concentrerà «sulla guidabilità in pista», ha spiegato Livia Cevolini, un passato come responsabile commerciale e team manager del team Fantic Motor nella categoria 250 del motomondiale con la Fantic Motor. Sino ad oggi, infatti, la missione dell’azienda emiliana era soprattutto legata «all’affidabilità e alla qualità dei nostri veicoli. Ecco perchè questo campionato è per noi fondamentale: rappresenterà la certificazione assoluta del prodotto elettrico a due ruote a livello mondiale». Il messaggio, in questo senso, è chiaro: «Gli utenti devono comprendere che acquistando una moto elettrica possono assicurarsi un prodotto di livello uguale a quello con motore endotermico. Una certificazione che vale come una vera e propria rassicurazione».
CULTURA È innegabile come la crescita della Formula E stia agendo da volano per il mercato elettrico nella produzione di serie. Lo scopo (non ultimo) del mondiale di Moto-e è il medesimo. Se crescerà la percezione positiva verso le moto elettriche, «anche chi oggi si deve occupare di infrastrutture si troverà di fronte a un mercato molto più ampio di quello attuale per fare business, soprattutto in quegli stati più tradizionalisti come, appunto, è l’Italia», e dove il numero dei punti di ricarica è più carente. Non a caso proprio l’Olanda, fra quelli dove Energica ha i propri venditori (13, Stati Uniti compresi), è il Paese in cui la rete di Energica è più sviluppata. Un aiuto potrebbe arrivare anche da Giancarlo Minardi, consigliere indipendente nel board di Energica, un passato importante in F.1, oggi consulente della Csai e vecchio amico della famiglia Cevolini.
FORMAT Il primo Mondiale «full-electric» prenderà il via nel 2019, ma le linee-guida (un pacco-batterie dovrebbe durare per un intero GP), il numero delle gare e le sedi sono stati già definiti dalla Dorna, «ma spetterà a loro renderli noti», spiega la Cevolini. Che poi lascia però capire come «il format non si distaccherà molto da quello della F.E». Facile ipotizzare la scelta strategica di promuovere il business dell’elettrico su due ruote gareggiando in sedi importanti, capaci di ampliare il bacino di appassionati e, quindi, di utenti in un segmento dalle infinite potenzialità di crescita. «Per noi lavorare con Dorna è importante, viste le loro capacità organizzative. Ci siamo trovati subito in sintonia: noi veniamo dall’esperienza in Formula 1, loro da quella in MotoGP». Solo (eventualmente) più avanti, con tempi e moda definire, si potrebbe pensare a un Mondiale di Moto-e con veri prototipi . «Prima — chiude l’a.d. di Energica — la gente dovrà rendersi conto che i prodotti elettrici oggi in commercio non sono inferiori alle loro aspettative».