Euforia Colantuono «La Salernitana è il mio Real Madrid»
Nuovo tecnico: «Gli obiettivi vanno raggiunti e non sbandierati. Non parlo di mercato»
«Per me la Salernitana è il Real Madrid». Si è presentato così, Stefano Colantuono, che non ha in squadra Cristiano Ronaldo, ma potrà provare a rilanciare uno dei calciatori più talentuosi della B, Alessandro Rosina, poco utilizzato fin qui anche a causa di problemi fisici. «Io l’ho allenato per un breve periodo con il Torino, poi fu ceduto allo Zenit», ha ricordato il tecnico. «Come lo farei giocare? Se sta bene, alle spalle dei due attaccanti, oppure dietro a una punta», ha aggiunto.
LAVORO E STOP Ieri il nuovo allenatore della Salernitana ha diretto una doppia seduta intervallata dalla conferenza stampa di presentazione con il direttore sportivo Fabiani al suo fianco. «Il mio contratto è fino al 2019 con opzione di rinnovo in caso di promozione. Gli obiettivi? Vanno raggiunti, non sbandierati e io sono abituato a lavorare e basta. Sono ambizioso ed essere alla Salernitana in B non è affatto un declassamento – ha precisato Colantuono –. Questa nuova esperienza mi ricorda molto quella di Bari. Il torneo lo conosciamo. Se escludiamo due o forse tre squadre che per organico e budget sono avanti alle altre, la B è molto equilibrata. Basta qualche vittoria per ritrovarsi in alto ma pure poco per essere risucchiati. Come giocherò? Non sono un integralista. In passato ho utilizzato il 4-4-2 con l’Atalanta, ma altrove anche altri moduli. Dipende da ciò che trasmette il gruppo. Di mercato non parlo perché sarei irrispettoso nei confronti di chi alleno».
CIAO BOLLINI Sabato, intanto, la Salernitana giocherà in casa dell’Entella e Colantuono si affiderà probabilmente al 4-4-2 anche se dovrà rinunciare a Tuia (per lui altri 40 giorni di stop) e al portiere Radunovic. Non è mancato, infine, il pensiero ad Alberto Bollini, esonerato dopo il pari con il Perugia. «C’era necessità di intervenire e ho preso a malincuore questa decisione, avallata dalla proprietà», ha rivelato Fabiani.