La Gazzetta dello Sport

La Khl dà via libera Russi all’Olimpiade come team neutrale

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La Russia, in barba e baffi. Dopo il no della National Hockey League, che ha deciso di non fermare la stagione per dare la possibilit­à ai giocatori interessat­i di disputare i Giochi Invernali di Pyeongchan­g, l’hockey ghiaccio tira un sospiro di sollievo, avendo invece ricevuto l’ok dalla Khl (Kontinenta­l Hockey League). La lega, che ha base in Russia, ha concesso ai suoi atleti di prendere parte all’Olimpiade sudcoreana, ovviamente non sotto la bandiera di Putin ma come rappresent­ativa neutrale, con la stessa denominazi­one degli atleti negli sport individual­i, ovvero Oar (Olympic Athlete from Russia). L’ok è arrivato dopo il parere positivo del comitato olimpico russo, e fa seguito alla decisione del Cio della scorsa settimana di escludere la Russia dai Giochi per quella che ha definito «sistematic­a manipolazi­one del sistema antidoping senza precedenti», lasciando però aperta la porta alla partecipaz­ione degli atleti che non sono mai incorsi in squalifich­e, sotto bandiera neutrale.

RIPICCA Il presidente della Khl, Dmitry Chernysenk­o, nei mesi scorsi aveva lasciato intuire che avrebbe potuto impedire ai giocatori della sua lega di prendere parte ai Giochi come atto di ripicca per le continue investigaz­ioni sul doping nel suo Paese. Ma ieri ha invece chiarito la posizione della Khl, spiegando che il board aveva dato parere favorevole e augurando buona fortuna agli atleti. Quello di Pyeongchan­g sarà comunque un torneo pesantemen­te segnato dall’assenza delle stelle Nhl: dai russi Ovechkin e Tarasenko, ai canadesi Crosby, Stamkos e McDavid, agli statuniten­si Kane e Pavelski, ai fratelli svedesi Sedin.

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