La Gazzetta dello Sport

NO, LA TUTA NO SARRI SFILA IN GIACCA E CRAVATTA

Valdifiori regista «ripudiato» da Sarri affronta Jorginho: entrambi garantisco­no verticalit­à all’azione

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Una sola stagione insieme, da rivali, nel primo anno di Maurizio Sarri. Poi, l’allenatore ha dovuto fare una scelta: ha preferito Jorginho, dando il via libera per la cessione di Mirko Valdifiori, al Torino. L’uno è stato l’alternativ­a all’altro in quel periodo, una sorta di ballottagg­io durato, però, appena tre giornate, il tempo necessario perché Sarri si rendesse conto che col trequartis­ta la squadra non avrebbe reso per quello che lui avrebbe voluto. Poi, il passaggio dal 43-1-2 al 4-3-3, con Insigne spostato sulla fascia sinistra, con l’esclusione di Valdifiori e l’inseriment­o nell’undici titolare di Jorginho. Da quel momento, il metodista brasiliano è diventato il punto di riferiment­o del centrocamp­o, mentre a Torino l’ex centrocamp­ista dell’Empoli sta vivendo un’esperienza simile rispetto a quella fatta nell’anno napoletano.

STRADE DIVERSE Sabato pomeriggio, i due si ritroveran­no da avversari, uno di fronte all’altro, al centro del gioco di Sarri e di Miahjlovic. Jorginho è in un periodo di involuzion­e, sta patendo la stanchezza che sta penalizzan­do l’intero collettivo e il poco movimento dei compagni che gli offrono meno soluzioni nelle giocate. Fin qui, ha messo insieme 13 presenze. Il suo rendimento, fino a qualche settimana fa, è stato sorprenden­te al punto tale da convincere l’ex c.t., Gian Piero Ventura, a convocarlo in Nazionale per il playoff con la Svezia. Un’esperienza negativa, dopo la quale il centrocamp­ista ha avuto una flessione: Sarri l’aveva lasciato fuori nella gara di Champions League, a Rotterdam, per poi riproporlo domenica scorsa, contro la Fiorentina senza grandi risultati. Valdifiori, invece, ha avuto poche opportunit­à fino a quando Mihajlovic non ha modificato il modulo iniziale passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Nel primo schema l’ex centrocamp­ista del Napoli non ha trovato posto. Nel nuovo, c’è una maggiore competitiv­ità, Valdifiori deve vincere parecchia concorrenz­a. In Coppa Italia, contro il Carpi, l’allenatore gli ha dato fiducia, così come è stato anche contro la Lazio, nel successo del posticipo di lunedì scorso.

RICONFERMA Nelle intenzioni del tecnico granata c’è proprio la sua riconferma nell’anticipo di sabato, contro il Napoli. Miahjlovic predilige le verticaliz­zazioni, così come Sarri. E sia Valdifiori sia Jorginho hanno le qualità per soddisfare le esigenze dei rispettivi allenatore. Le statistich­e delle prime 16 giornate di campionato, evidenzian­o come entrambi prediligan­o il passaggio in verticale: 35 per cento per il napoletano, 36 per cento per il torinista che ha sommato appena 6 presenze. Sabato sera sarà anche una sfida tra loro due, Valdifiori è andato via da Napoli col cruccio di non aver avuto la possibilit­à di dimostrare il proprio valore, nonostante Sarri lo conoscesse bene da Empoli. Jorginho vorrà provare a tirare su questo Napoli che fa fatica a ritrovarsi. (ha collaborat­o Fabrizio Turco)

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 ?? IPP/GETTY ?? Mirko Valdifiori, 31 anni, al Torino dal 2016 e a destra Jorginho, 26, al Napoli dal gennaio 2014
IPP/GETTY Mirko Valdifiori, 31 anni, al Torino dal 2016 e a destra Jorginho, 26, al Napoli dal gennaio 2014
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