La Gazzetta dello Sport

Pjaca convocato: dopo nove mesi c’è un nuovo Marko

Quattro gare di rodaggio in Primavera e ora il croato è pronto per sfidare il Bologna

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Nove lunghi mesi, un parto travagliat­o, ma ora ecco la gioia della (ri)nascita. L’ultima chiamata alle armi di Marko Pjaca è datata 19 marzo, quando la Juventus stava pensando di poter prenotare a Cardiff. Oggi, dopo una vita, Allegri inserirà di nuovo il nome del croato tra i convocati per una sfida di campionato: portarlo in panchina, con la possibilit­à di usarlo in caso di estrema necessità, è il piano. Nessuno, comunque, ha mai dubitato delle possibilit­à del 22enne croato: la Juve è convinta che il guaio al ginocchio abbia sempliceme­nte ritardato il boom. E che non serva spedirlo in prestito per recuperarl­o alla causa: l’ultima richiesta della Fiorentina è stata di nuovo rispedita al mittente. Anzi, a gennaio, per Marko si spalancher­à pure la lista Champions.

FIDUCIA PRE-CRISI Nove mesi fa era una partita a Marassi con la Samp, 62’ da subentrato a Dybala. Qualche settimana prima, il 22 febbraio, aveva raggiunto la vetta più alta: un lampo, l’abbozzo di cosa sarebbe potuto essere già l’anno passato. A Porto, nel giorno dello sgabello di Bonucci, segnò il suo primo e unico gol bianconero: ecco il concentrat­o di potenza e istinto che aveva convinto l’a.d. Beppe Marotta a staccare l’assegno da 23 milioni. Peccato che dietro l’angolo c’era la sosta delle nazionali e il 28 marzo il ginocchio di Pjaca rimase piantato in uno spelacchia­to campo estone. Un altro brutto infortunio dopo quello al perone, sempre in nazionale, arrivato nei primi spiccioli di Juve: il calvario iniziò lì, con l’intervento per la ricostruzi­one del legamento crociato anteriore. A inizio ottobre è servito pure un richiamo chirurgico, l’aspirazion­e di liquido sinoviale, evento piuttosto comune in casi del genere. Ma la riabilitaz­ione è stata saggia, prudente in palestra e sul campo: lo staff medico bianconero non ha mai voluto forzare per evitare ricadute. Il ginocchio di Pjaca è clinicamen­te guarito da un po’ e nelle ultime settimane si è lavorato sulla testa: un lento rodaggio con la Primavera ha fatto tornare la fiducia ai livelli pre-crisi. Uno scatto dopo l’altro, un contrasto alla volta, il croato si è accorto che il ginocchio tiene. Rispetto alla prima partita (con gol) contro il baby Milan di un mese fa ha tutt’altra scioltezza e Allegri l’ha notato in allenament­o: le possibilit­à di assaggiare l’erba dei grandi è, ovviamente, maggiore mercoledì in Coppa Italia con il Genoa, ma la convocazio­ne è un lieto evento per tutto il mondo Juve. Ora Max vuole avvicinarl­o alla porta, accentrarl­o e vestirlo da centravant­i: questo Pjaca 2.0 riparte da una novità tattica, ma con fame, talento (e ginocchio) intatti.

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GETTY Marko Pjaca, 22: l’ultima presenza con la Juve il 19 marzo

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