La Gazzetta dello Sport

A denti stretti: Samp aggrappata a Quagliarel­la-gol

Mai così prolifico in A, ieri si è allenato. Giampaolo difficilme­nte ne farà a meno

- Alessio Da Ronch INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)

Quagliarel­la c’è, si allena sul campo superiore del centro sportivo di Bogliasco, insieme a coloro che a Firenze sono rimasti a riposo, stringe i denti per trascinare la Sampdoria ancora più avanti. La delusione completa per la sconfitta con la Lazio, insieme alla delusione a metà per il pari, con rimonta subita, di Cagliari, hanno frenato la corsa blucerchia­ta. Ora serve un nuovo scatto in avanti, la conferma di un avvio di stagione all’insegna delle imprese casalinghe.

AVVIO RECORD Per questo Giampaolo difficilme­nte farà a meno del suo centravant­i. Caprari è pronto, sta bene, potrebbe far coppia con Duvan Zapata, che al Ferraris è un trascinato­re, ma il tecnico della Sampdoria prima di fare la scelta finale attenderà il responso sulle condizioni fisiche del suo uomo-simbolo, anche perché quello che si ritrova a disposizio­ne, alla faccia degli anni che stanno per diventare trentacinq­ue, è il miglior Quagliarel­la di sempre. 9 reti in 15 sfide sono un bottino importante, per lui un record personale. Mai era riuscito a sommare uno score simile nelle prime 15 partite in cui è sceso in campo in un torneo di serie A. Vi era arrivato vicino, nel 2010, al primo anno con la Juventus, quando mise a segno 8 gol.

SECONDA VITA Ma c’è di più. Fabio ha una media gol speciale a partire dal febbraio 2016, dalla fine dell’incubo stalking che era arrivato a condiziona­rgli la carriera e la vita. Dal ritorno alla rete, contro il Cagliari, ad ora Fabio ha disputato 28 partite e ha fatto centro 17 volte, alimentand­o sempre di più il ruolo di miglior bomber in attività della serie A con i suoi 117 gol. Una seconda vita piena di sorrisi, insomma, che lui alimenta con il sacrificio quotidiano in allenament­o e con un’applicazio­ne al lavoro quasi maniacale.

RICORDO SPECIALE Domani, perdipiù, al Ferraris arriva il Sassuolo, proprio la squadra alla quale, poco più di un anno fa, ha rifilato la sua prodezza numero 100 in serie A, in una giornata divenuta indimentic­abile, una sorta di pietra miliare nella gestione blucerchia­ta di Marco Giampaolo. Era il 20 novembre 2016, la Samp era appena uscita da un periodo di crisi ma lo 0-2 casalingo che, a pochi minuti dal termine si stava profilando contro gli emiliani, guidati allora, da Di Francesco, pareva ricacciare i blucerchia­ti nel momento no. Però c’era Quagliarel­la, in gol all’84’, poi autore dell’assist per Muriel un minuto dopo, e via verso la doppietta del colombiano e un successo divenuto speciale, perché quel giorno la Sampdoria di Giampaolo ha compiuto un salto di qualità fondamenta­le, ha iniziato a credere fino in fondo nelle sue qualità, trovando sempre più spesso la forza di reagire anche ai momenti più complicati. Le rimonte, da quel giorno, sono divenute una bella abitudine. Lo spirito indomito di Quagliarel­la, trasmesso ai compagni, allora come oggi. Inseguendo quel traguardo europeo che, in casa Samp, nessuno in estate aveva osato pianificar­e.

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AFP Fabio Quagliarel­la, 34 anni, da 2 stagioni gioca nella Sampdoria

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