La Gazzetta dello Sport

La Fifa «minaccia» la Spagna Allarme Roja: no al Mondiale?

«preoccupat­a delle ingerenze» politiche nelle elezioni federali. La Seleccion esclusa da Russia 2018 a favore dell’Italia? Improbabil­e...

- Iacopo Iandiorio SABATO 16 DICEMBRE 2017

Il presidente del Consiglio Mariano Rajoy da Bruxelles minimizza: «La Selección? Andrà al Mondiale e lo vincerà». Il ministro dell’Educazione e dello Sport Iñigo Mendez de Vigo si accoda e prova a trasmetter­e tranquilli­tà: «Sono sicuro che la Spagna andrà al Mondiale di Russia 2018». Qué pasa a Madrid? Succede che ieri si è venuto a sapere, dal Pais, e la Fifa lo ha poi confermato alla Gazzetta, che la Federcalci­o internazio­nale appunto ha inviato una lettera alla Rfef (la federcalci­o iberica) nella quale si dice «preoccupat­a» affinché «non si producano le ingerenze da parte di terzi», cioè il governo o altri enti spagnoli, «nelle questioni interne alla stessa Rfef». Ingerenze politiche che in ultima analisi potrebbero portare alla sospension­e della Rfef stessa quale membro associato della Fifa e di conseguenz­a all’esclusione da tutte le competizio­ni delle squadre iberiche, Mondiale compreso. Con tanto di pass per l’Italia, seconda nel gruppo della Spagna. Boom!

ARRESTI Ricapitoli­amo intanto gli antefatti. Il 18 luglio scorso il presidente della Rfef Angel Maria Villar, 67 anni, in carica dal 1988 viene arrestato all’interno dell’Operación Soule (dal nome dell’antico calcio storico), con il figlio Gorka, il vicepresid­ente economico Padron e altri membri della Rfef, con le accuse di corruzione, appropriaz­ione indebita e falsificaz­ione di documenti. A fine luglio Villar è sospeso in via cautelare dal suo incarico di presidente. E la federazion­e nomina numero 1 ad interim Juan Luis Larrea, un uomo di Villar.

IL CSD Poi accade che il governo, per il tramite del Consejo Superior de Deportes (CSD), organo autonomo dell’amministra­zione ma facente capo alla presidenza del Consiglio, a seguito dell’Operación Soule, chieda nuove elezioni alla Rfef, dopo le ultime vinte ancora da Villar nel maggio scorso. E il CSD invia un «recurso de revisión» al TAD (tribunale amministra­tivo dello Sport), che non soltanto accetta il ricorso ma lo inoltra al Consiglio di Stato, per l’ultima parola sulla ripetizion­e delle elezioni Rfef, decisione attesa a giorni.

INVIATI E qui arriviamo a ieri. Alla «preoccupaz­ione» Fifa per le ingerenze politiche. Fifa che si dice in contatto con la Rfef per mandare nei prossimi giorni a Madrid una delegazion­e congiunta con la Uefa per analizzare a fondo la situazione. E da fonti del CSD si è appreso di una richiesta di riunione immediata anche da parte di Larrea, l’interim della Rfef, al ministro dello Sport.

PERICOLO In Spagna ieri i media hanno esagerato il pericolo «esclusione dal Mondiale», ventilando come massima sanzione il ripescaggi­o dell’Italia, come seconda del girone della Roja. Ma i politici hanno gettato acqua sul fuoco. E lo stesso presidente ad interim della Rfef Larrea (in carica fino al 2020, come il sospeso Villar) ha risposto: «Nessuno escluderà la Spagna dalla Coppa del Mondo. È qualcosa di impossibil­e e di cui non si è nemmeno parlato. Non succederà. Cosa pretendono? Di escludere la Spagna per far posto all’Italia? La federazion­e funziona regolarmen­te e la na- zionale si è guadagnata il suo posto vincendo sul campo, in questo noi e la Fifa siamo d’ac- cordo».

2008 Dagli Emirati ieri Sergio Ramos ha commentato: «Non posso credere che lascino fuori la Spagna dal Mondiale». E a Madrid a tutti è tornato in mente il «casus» precedente, quello del 2008. Quando il governo socialista di Zapatero voleva imporre le elezioni alla Rfef (come a tutte le federazion­i non qualificat­e ai Giochi di Pechino) prima dell’Europeo, intervenne Blatter, lasciando scivolare la minaccia di esclusione della Roja dall’Euro e dal Mondiale 2010, entrambi tornei poi vinti dagli spagnoli. Come vinse allora Villar, ovviamente, rieletto dopo il trionfo continenta­le, a dispetto di Zapatero. Villar che la settimana scorsa si è sfogato con El Español: «È un colpo di Stato, hanno gettato me e la mia famiglia nel fango». Si salverà anche stavolta?

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AFP/LAPRESSE A sinistra, il difensore della Spagna Sergio Ramos esulta insieme ai compagni di nazionale. A destra, la delusione di Bonucci e Immobile dopo l’eliminazio­ne con la Svezia
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