La Gazzetta dello Sport

FIGLIO D’ARTE Il riscatto di Pepi: papà Sepp vinse due volte Kitzbuehel

- VAL GARDENA (BOLZANO)

La velocità è una storia di famiglia per i Ferstl. Tutte e due Josef, papà classe ’54, detto Sepp, vinse due volte a Kitzbuehel. Il figlio, 29 anni il 29 dicembre, chiamato Pepi, è il tedesco che ha interrotto il digiuno del suo Paese nella specialità: era dal marzo 1991, con il successo di Markus Wasmaier a Lake Louise, che la Germania non si imponeva in superG.

STORIA Papà Sepp vinse per la prima volta sulla Streif il 21 gennaio del 1978, a pari merito con l’austriaco Josef Walcher, lasciando Kranz Klammer giù dal podio. Fece il bis l’anno successivo, in solitaria, davanti all’austriaco Wirnsberge­r, con Herbert Plank al quinto posto. Non è stato semplice per il timido Josef junior sopportare un’eredità tanto pesante. Una vita a sentirsi confrontar­e con quel papà che vinceva sulla Streif quando invece delle reti c’erano le balle di fieno e qualche staccionat­a. E oltre ai successi a Kitzbuehel, papà Sepp ha raccolto altri quattro podi ed è stato d’argento in combinata ai Mondiali 1978. Conferma il d.t. dei tedeschi, Wolfgang Mayer, «con quel nome ha sempre avuto tanta tanta pressione sulle spalle. Lui è uno tranquillo, molto sensibile, non è il velocista un po’ folle che magari la gente si immagina».

ATTESA Era dal 2004, con la vittoria di Rauffer nella discesa della Val Gardena, che la Germania aspettava un successo nella velocità. E forse non se l’aspettava proprio da Ferstl, che prima di ieri aveva come miglior piazzament­o un quinto posto nella discesa di Santa Caterina del dicembre 2016 e che altre due volte era entrato nei 10. «Due vittorie sulla Streif restano un sogno per me. E devo dire che anche in questa gara non mi sembrava di aver fatto un granché — spiega —, ammetto di essere stato fortunato con il pettorale numero 2, io avevo una buona visibilità. È incredibil­e. Non dico che avevo perso le speranze che prima o poi sarebbe successo, però sapevo che sarebbe stato molto difficile. Gareggio con gli antidolori­fici perché ho un ginocchio che mi fa male, anche se va sempre meglio. Ho moglie e due bambini, ho appena costruito una casa a Traunstein che ha una splendida vista sulle montagne». Ora il peso sulle spalle non c’è più, almeno fino a Kitz.

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Sopra, Josef «Pepi» Ferstl. Sotto papà Sepp a Kitzbuehel
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