La Gazzetta dello Sport

La Divina ancora all’asciutto Pellegrini 7a nei «nuovi» 100 sl

Nuota in 52”97 «Non mi aspettavo di prendere medaglie Ho scelto io questi tre mesi tranquilli»

- COPENAGHEN

Il biondo platino non scolorisce, anzi sembra ridarle tono con l’impresa di Sabbioni che s’era colorato come lei per una scommessa persa. Fede a mani vuote, finora, poteva rientrare nei programmi ma certo fa uno strano effetto. Federica Pellegrini, la salvatrice d’Italia da oltre un decennio, a Copenaghen sembra l’attrice non protagonis­ta. E mentre rimette in ordine i pensieri di un venerdì «nero» non la prende male, si sorprende solo che il c.t. Butini abbia lasciato fuori la compagna di allenament­i Aglaia Pezzato per Elena Di Liddo, che cambiando troppo in anticipo allo stacco (0.05, consentito fino a 0.03) ha provocato la squalifica della staffetta veloce rosa: «Senza nulla togliere ad Elena (delfinista, ndr) siamo sempre le stesse a fare queste staffette ed eravamo anche abituate a cambiare in un certo modo. Poi, chiaro, senza Silvia Di Pietro, diventava comunque tutto più complicato per sperare nella medaglia». L’Olanda da record mondiale si esalta ancora con Ranomi Kromowidjo­jo, che a volte va a trovarla a Verona ma che in questo caso le ha rovinato la finale dei 100 sl, la specialità in cui la Divina sta entrando nella parte: la biolimpion­ica tulipana è devastante già dalla prima vasca (toccherà in 50”95) e la malcapitat­a Fede prende le sue onde, che non è l’unico motivo per cui non sia andata a medaglia. Conclusion­e: dal 52”85 della semifinale passa e chiude 7a in 52”97 e il suo stesso record di 52”17 non sarebbe bastato per il podio (bronzo alla danese Blume in 51”63, Sjo- strom argento in 51”03).

OBIETTIVI La finale dei 100 sl (insieme ai 100 dorso) è stata qui un punto di partenza per costruire un percorso nuovo visto che i 200 sl del non sono più contemplat­i nella sua testa: «Li guarderò e farò il tifo per l’altra olandese, Heemskerk, solo lei è più vecchia di me». Fede «spettatric­e» dei raccolti strani? «Li ho voluto io questi tre mesi tranquilli, non mi aspettavo di prendere medaglie, era in forse la mia stessa partecipaz­ione agli Europei. Io riparto da gennaio per migliorarm­i in una stagione di transizion­e. Magari il tempo non è stato efficace e nuotato a fianco di Ranomi, però non cerco scuse per le onde. L’obiettivo è centrato a metà: finale sì, ma il tempo no. Ma va bene lo stesso, sono troppo felice per Simone, era rimasto fuori dalla nazionale, dall’ultima volta a Rio. Ho provato a dargli qualche consiglio. Tornare senza medaglie? Ci può stare».

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INSIDE Federica Pellegrini, 29 anni, con Ranomi Kromowidjo­jo, 27

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