ALLEGRI «AVANTI, LA COPPA CONTA. CON L’ATALANTA NON SARÀ FACILE»
Non si vive di solo calcio, sentenziava alla vigilia Massimiliano Allegri in versione filosofo metropolitano. Ma si vive di vittorie, almeno alla Juve: il tecnico lo ha capito dal primo giorno a Vinovo, quando piovevano insensati fischi, e ieri ha continuato nel mantra della casa. Insaziabile, si è messo in testa di vincere la quarta Coppa Italia su quattro: a conti fatti, i bianconeri non vengono eliminati in questa competizione dal 21 gennaio del 2014, una vita fa. «Abbiamo interpretato bene la gara, con 7 cambi rispetto alla partita di Verona: abbiamo rischiato solo all’inizio quando ci siamo addormentati e il Toro era bravo ad aspettare la ripartenza», ha detto dopo aver domato i granata senza troppi patemi. E ancora, più dentro a un match comunque perfettibile: «Forse dovevamo avere meno fretta, ma nel 2° tempo è stata un’altra partita e potevamo fare prima il 2-0 e poi il terzo: in questo momento giocare contro la Juve è difficile». Adesso arriverà l’Atalanta e l’impegno è tutt’altro che morbido: «Le altre grandi hanno giocato e perso, ma la squadra di Gasperini ha meritato. E ha tutto: fisico, tecnica, organizzazione».
MAI POLEMICHE Certo, almeno nel 1° tempo qualche errore di troppo sotto porta con annessi regali difensivi dalle parti del terzino destro rischiavano di mettere di malumore Max. È addirittura arrivato un cambio a metà tempo dopo qualche strafalcione di Sturaro, ma non si tratta di bocciatura: «Stefano ha preso un colpo al ginocchio, altrimenti avrebbe giocato nel 2° tempo: ha alternato cose buone e meno buone, andando ad aggredire quando serviva. Ricordiamoci che è alla seconda gara in questo ruolo». Un altro italiano è uscito con acciacchi, ma anche in quel caso niente di grave: «Per Marchisio solo un indolenzimento all’adduttore, ma ha giocato una buona gara per 50’: gliene ho chiesti 10 in più per far scaldare Khedira, ma lui mi ha soddisfatto». Max ha assistito immobile alla solita sospensione temporale della Var e da vicino ha visto il collega dare in escandescenze. Ma sui casi arbitrali, come quello sul 2-0, è sempre inutile tirarlo per la giacca. «Non ho rivisto e non commento, anche perché è una situazione anomala», ha detto tagliando la testa al Toro.