Presidenza Figc, è la settimana decisiva Candidati e alleanze: tutto ancora possibile
1Oggi si parte con il Consiglio federale, sabato si chiude con l’assemblea Lnd Tommasi apre ai social
Finora, si è scherzato. Oggi, assisteremo a qualche scaramuccia. Nei prossimi giorni, ne vedremo delle belle. Sarà una settimana cruciale per il futuro del calcio italiano. Anzi, meglio: l’ultima settimana disponibile per provare a costruire qualcosa di solido. Sabato sera, quando anche l’assemblea della Dilettanti avrà indicato il proprio candidato alla presidenza federale, sapremo con certezza quanti saranno i contendenti e di quanto peso elettorale saranno accreditati. Le possibilità che il 29 gennaio si presenti un solo autorevole candidato, forte di un consenso largo e trasversale, sono ormai molto ridotte. A meno che non torni in pista un nome capace di mettere insieme i due poli, società e componenti tecniche: un identikit alla Abodi, peraltro ancora in attesa che si perfezioni la sua nomina al Credito Sportivo.
SCHERMAGLIE Oggi, nel Consiglio federale con cui la Figc riapre i battenti dopo la sosta natalizia, Ulivieri, Nicchi e Balata – che non hanno gradito l’esclusione dal vertice a tre organizzato dall’Aic venerdì – interverranno proprio per perorare la causa dalla candidatura unica. Damiano Tommasi ci prova. Da un mese abbondante lavora per rafforzarsi, innanzitutto nel suo mondo. Ha coinvolto alcuni autorevolissimi colleghi: campioni, che hanno smesso di recente e che sono ancora in attività, ma anche nomi illustri tra gli allenatori. Sono i suoi sponsor, soprattutto tra le società. Ha aperto un filo diretto con il popolo social, che non vota ma fa opinione: mossa astuta (ma un po’ populista) annunciare di voler inserire nel programma le tre proposte più gettonate tra i tifosi. Non ha ancora perso le speranze di convincere Gravina o Sibilia, consapevole che «basterà» riuscirci con uno per far desistere l’altro. Ma l’impresa è ardua: il presidente della Lega Pro, che in queste ore non ha risparmiato a Tommasi frecciate velenose su tempi e modi della sua discesa in campo, proverà fino all’assemblea di venerdì a chiudere un accordo con il leader della Lnd, il quale prima di fare qualunque mossa aspetta l’assemblea di dopodomani in Serie A, che – peraltro – difficilmente fornirà indicazioni precise.
SPETTATORE
Giovanni Malagò resta alla finestra. Consapevole che con tre candidati di minoranza, quello escluso dal ballottaggio (previsto dal 4° scrutinio) possa far mancare i propri voti ai due concorrenti rimasti in gara, di fatto rendendo molto molto complicata l’elezione di un presidente.