Una notte da prima Avellino sogna Virtus umiliata: -28
Irpini volano: 7 vittorie nelle ultime 8 giornate Sacripanti: «Ringrazio tutti». Ramagli: «Vergognosi»
Tra Avellino e Bologna, due squadre in salute e reduci entrambe da tre vittorie di fila, vincono gli irpini che restano solitari in testa alla classifica (in attesa di vedere cosa farà oggi Milano), per la prima volta in assoluto da quando sono in Serie A (2000). La squadra guidata da Pino Sacripanti conferma, così, l’ottimo stato di forma, centrando il poker di successi consecutivi e infilando la settima vittoria nelle ultime otto gare.
CORAZZATA Per la seconda volta in stagione al completo, in attesa di Shane Lawal (atteso il 16 gennaio a Roma per l’ultimo controllo che dovrà sancire la definitiva ripresa dell’attività agonistica), la Sidigas mostra un collettivo che comincia a funzionare alla perfezione e a convincersi della sua assoluta potenzialità. In questo contesto è difficile scovare qualche pecca: Fesenko e Ndiaye (4 stoppate) sono stati devastanti sotto i tabelloni, i vari Rich, Fitipaldo e Wells in gran spolvero in attacco guidati dalla «mente» Leunen, 0 punti con ben 9 assist e 9 rimbalzi. Ma anche il resto della squadra sa farsi valere e trovare pronta soprattutto in chiave difensiva dove D’Ercole, Zerini e Scrubb sono oscuri e preziosi protagonisti. Contro questa corazzata, Bologna può poco o nulla e in talune fasi della gara Ramagli resta impietrito dinanzi agli inutili tentativi di provare a mischiare le carte. I suoi sembrano inebetiti, davvero imbarazzanti e non pervenuti. Solo Alessandro Gentile, pur tra mille forzature (addirittura -33 di plus/minus, il peggiore dei suoi) è l’unico a provare a tenere a galla i suoi.
SERIETÀ Si comincia nel ricordo di Frederic Forte, prematuramente scomparso, in Irpinia nella stagione 2003-2004, quindi Avellino, dopo aver concesso l’unico vantaggio agli ospiti in apertura con Alessandro Gentile, comincia la sua sinfonia. Leunen e compagni girano a meraviglia e la forbice del vantaggio va via via dilatandosi, fino a toccare il +21 al 19’ (44-23). Bologna dal 5’ al 12’ non riesce proprio a trovare la via del canestro, senza storia è anche la seconda parte di gara dove i padroni di casa arrivano fino all’iperbolico +31 (8756 al 39’). A fine gara Sacripanti è più che felice: «Ringrazio l’intera squadra per la serietà che mi ha sempre dimostrato e il pubblico davvero trascinante. Solo il tecnico preso da Wells sul finire di gara non mi è piaciuto, ha torto e gli tirerò le orecchie. Ora ci attende un gennaio tremendo tra campionato e coppa». Sulla sponda virtussina, Ramagli è infuriato: «Una partita vergognosa in tutto da parte nostra – dice –, sovrastati e battuti meritatamente da una signora squadra quale è Avellino. É la prima volta in questa stagione che siamo stati spazzati via senza ragione in ogni voce. Chiedo scusa a tutti i nostri tifosi che hanno fatto oltre 500 km per vedere un simile spettacolo. Le Final Eight? Non ho ancora fatto i conti, ci interessano soltanto arrivandoci col gioco e non con prestazioni come questa del Paladelmauro».