La Gazzetta dello Sport

Colidio: «Parlo spesso con Icardi È il mio punto di riferiment­o...»

Bomber della Primavera dell’Inter: «Che emozione i compliment­i di Zanetti»

- MILANO

Facundo è l’ultimo dei giocatori a lasciare lo spogliatoi­o. L’antidoping gli ha fatto tardare le interviste di rito, ma il sorriso lindo e ancora fanciulles­co è intonso. Colidio ha compiuto 18 anni il 4 gennaio ritrovando­si tre giorni dopo a segnare una doppietta decisiva al Meazza contro la Roma nella finale di Supercoppa Primavera. Un salto triplo di maturità per chi ha lasciato da ragazzino l’Argentina «bollato» da quei 7 milioni più uno di bonus che l’Inter ha «scommesso» su di lui per strapparlo al Boca Juniors anticipand­o la Juve.

Si immaginava così il debutto al Meazza?

«Sapevo che sarebbe stata una grande emozione, ma non così tanto. Solo alla fine me ne sono reso conto».

Lo sa che l’ultima doppietta argentina in una finale con l’Inter in campo rimanda a quella di Milito a Madrid contro il Bayern?

«Mi fa piacere. Ma per raggiun- gere certi obiettivi bisogna lavorare giorno dopo giorno, passo dopo passo. Con il pensiero di ottenere il massimo».

A proposito di argentini e di affinità di ruolo: come procede il rapporto con Icardi?

«Con Mauro parlo quando ci alleniamo insieme. E’ un punto di riferiment­o».

Con Zanetti?

«Javier è venuto a congratula­rsi con me negli spogliatoi, troppo bello. Sarebbe un sogno ripercorre­re la sua carriera qui all’Inter. Lavorerò duramente anche per questo motivo».

Quando ha saputo che la voleva l’Inter?

«Ad aprile scorso ho saputo dell’interesse, all’inizio non ci credevo. Adesso mi trovo a mio agio nel miglior club d’Italia che mi permette ogni giorno di migliorarm­i».

La Primavera è un passaggio fondamenta­le per poi andare in prima squadra: ci pensa?

«Per adesso penso a vincere tutto quello che posso con mister Vecchi. Lavoriamo per il campionato e per il sogno della Youth League».

Ha sempre giocato attaccante?

«In casa facevo il portiere, mio fratello Gonzalo, più grande, tirava e io paravo. Ma sul campo sono sempre stato un attaccante».

Dediche?

«Alla famiglia, alla fidanzata Clara (presente domenica al Meazza, ndr) e a tutti i tifosi dell’Inter».

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Facundo Colidio, 18 anni, è nato a Rafaela, in Argentina

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