La Gazzetta dello Sport

Figc, prove di dialogo ma accordo lontano Che dirà la Serie A?

Larghe intese remote, Tommasi non molla, Gravina e Sibilia aspettano indicazion­i da Milano

- Alessandro Catapano ROMA

L’impression­e è che il vero miracolo non sarà far quadrare pure il bilancio 2018, nonostante i circa nove milioni di ricavi che verranno a mancare per l’esclusione dal Mondiale: in questo settore, infatti, la Figc della gestione Tavecchio-Uva ci ha abituato alle imprese. Il miracolo, solo a parole auspicato da tutti – come dimostra l’infruttuos­a riunione tra le componenti andata in scena ieri a margine del Consiglio federale, che si replicherà giovedì a Firenze – sarebbe convergere tutti su un candidato cui affidare la famosa piattaform­a programmat­ica per il rilancio del calcio italiano. Per provarci seriamente, ci sarebbe voluto più tempo. Aver fissato le elezioni al 29 gennaio, per levarsi dal collo il fiato del Coni (a proposito, Abete ha chiesto di stabilire come trattare eventuali schede bianche), ci ha consegnato a una campagna elettorale con gli schemi, le pregiudizi­ali e le convenienz­e di sempre.

E LOTITO... E così, sul Tommasi che per primo ha mollato gli ormeggi e che in un momento storico mai così favorevole prova a imporre a tutti gli altri la lingua dei calciatori, non vuole convergere nessuno («Come se la Camusso diventasse premier», ha detto Sandro Mencucci, consiglier­e delegato della Fiorentina), e perfino l’altro rappresent­ante tecnico, l’Ulivieri che pure gli ha fatto l’endorsemen­t, ora gli pone la sua pregiudizi­ale: «Non voglio perdere». Mentre Gravina, che parte da una quota più bassa del suo avversario, può tentare la scalata solo se ha il 34% della Dilettanti. Ma Sibilia, che è ancora indeciso, perché in una lotta a tre avrebbe almeno in partenza i numeri migliori, aspetta qualche segnale positivo domani dall’assemblea di A. A proposito, ieri Lotito è piombato a via Allegri, pare per mettere sul tavolo un pacchetto di società – almeno dieci, giura –, in cambio di un ruolo apicale nella Figc che verrà. Anche qui, un film già visto.

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