Dakar, paura per Roma: capotta e finisce all’ospedale
Spagnolo della Mini costretto al ritiro. Secondo successo di tappa per AlAttiyah (Toyota) e di Sunderland (Ktm)
La riscossa di Nasser Al-Attiyah. Domenica il nobile qatariota era rimasto indietro, staccato di quasi un quarto d’ora (14’52”) da Cyril Desprès per colpa di un’improvvisa indisposizione del suo secondo, Matthieu Baumel. E ieri, prontamente, si è rifatto, ricominciando da dove aveva lasciato nel primo giorno di questa quarantesima edizione della Dakar, quella del prologo che lui aveva vinto. Lungo i 296 km da Pisco a San Juan de Marcona, in Perù, la sua Toyota ha messo in fila tutta l’armata della Peugeot. Le quattro 3008DKR del leone rampante sono ordinatamente arrivate dietro di lui: con Stephane Peterhansel a 4’05”, Carlos Sainz a 5’47”, Cyril Desprès a 7’43” e Sebastien Loeb a 8’34”. Prova d’orgoglio, quindi, per Al-Attiyah, già vincitore di due edizioni della Dakar (2011 e 2015), nonché medagliato olimpico: è stato bronzo nel tiro a volo a Londra 2012, nella specialità skeet, di cui è stato anche tre volte campione d’Asia. Paura per Nani Roma (Mini) che si è capottato , ha chiuso la tappa, ma in serata è stato trasportato in ospedale a Lima a titolo precauzionale ed è stato costretto ad abbandonare. Apprensione anche per gli argentini Alicia Reina e Carlos Pelayo, la cui Toyota ha preso fuoco dopo appena tre km, per fortuna senza conseguenze. In classifica generale Peterhansel è in testa, davanti a Desprès, secondo a 3’11” e allo stesso Al-Attiyah a 7’43”. Loeb è quarto a 10’11”. Staccate di molto tutte le Mini.
MOTO Auto e moto peraltro lungo la tratta Pisco-San Juan de Marcona hanno proposto una curiosa simmetria: dopo aver vinto il prologo, come Al Attiyah, Sam Sunderland domenica aveva accusato qualche problema, subito dimenticato ieri, col secondo successo di tappa. Il britannico della Ktm ha piazzato il colpo davanti all’argentino della Honda Kevin Benavides, staccato di 3’03”. Successo reso tanto più importante dall’errore di Juan Barreda (Honda), vincitore di domenica e ieri rimasto addirittura a 27’49”. Così che ora in classifica, dove comanda Sunderland davanti a Benavides, è staccatissimo, a 22’45, fuori dai dieci.