Anticipo ed equilibrio: così vince senza andare al limite
Weiss: «Baricentro perfetto, scarica la forza nei piedi e sfrutta la sciancratura da inizio a fine curva»
C’è chi la definisce extraterrestre, chi fenomeno assoluto, chi, come Miller, la più grande sciatrice della storia, uomini compresi. A 23 anni da compiere il prossimo 13 marzo Mikaela Shiffrin colleziona record e imprese in ogni gara. Ha ampliato il suo regno dallo slalom al gigante (già due successi in questa specialità, a Courchevel e Kranjska, più altri due podi), a Lake Louise ha addirittura vinto la prima discesa. A Kranjska Gora ha vinto il 29° slalom in carriera, il quinto sui sei disputati finora. In una specialità in cui si vince per centesimi, lei ha trionfato negli ultimi quattro slalom per 1”64, 89/100, 1”59 e ancora 1”64. A spiegare le sue qualità è il tecnico delle slalomiste azzurre, Angelo Weiss, che inizia dalla stabilità. «La Shiffrin è sempre centrale, il baricentro è sempre perfetto, il corpo è in equilibrio e scarica tutta la forza sui piedi, lo sfrutta per fare velocità in ogni sezione, sfrutta la sciancratura dello sci da inizio a fine curva. Le altre sono o più inclinate, o meno pulite nel gesto. Per esempio: la Vlhova è più statica in entrata di curva, usa di più la forza».
GRAZIA Dopo il podio in gigante a Soelden e dopo essere stata battuta dalla Vlhova a Levi, è come se avesse innestato il turbo. La doppietta in gigante e slalom a Killington l’ha lanciata a un fine anno pazzesco e il 2018 è iniziato con 4 vittorie consecutive. Ha vinto sul ghiaccio di Killington e Kranjska, sulla neve molle di Lienz e Courchevel. «Sono in uno stato di grazia — ha dichiarato dopo il successo in slalom a Kranjska —, mi diverto in ogni curva e in ciascuna cerco di essere più aggressiva che posso. Mi sto divertendo come non mai e questo per me conta più della vittoria». Spiega Weiss: «Ora che è in questo periodo di forma eccezionale le basta tirare nella prima manche e gestire nella seconda, scia all’80% e ancora vince. Si è allenata con le nostre in Val Senales, in media era più veloce di 2” a giro, e solo un giorno l’abbiamo vista un po’ in crisi, quando è uscita due volte».
FISICO E GESTIONE In queste ultime due stagioni è maturata anche fisicamente. «Fino a due anni fa sembrava una bambina, ora ti dà il senso della forza» spiega Weiss. Ma come sottolinea l’ex d.t. azzurro, Claudio Ravetto, «è tanto in anticipo che non subisce mai le forze, ma le gestisce per andare più forte. Non è mai in difficoltà perché alla curva prima sta già programmando quella successiva. Hirscher mentalmente è superiore agli altri, la Shiffrin lo è tecnicamente. Lei sì che potrebbe misurarsi con gli uomini». Con oltre 700 punti di vantaggio sulla seconda della classifica generale (1281 a 560 della Holdener) può permettersi di rinunciare alla velocità di Bad Kleinkirchheim e allenarsi per diventare imbattibile anche in gigante.
SOGNO Così quella dichiarazione di 4 anni fa, quando vinse l’oro olimpico in slalom a Sochi e disse: «Sogno di vincere 5 ori alla prossima Olimpiade», ora non è poi così fantasiosa. Ha già vinto in discesa, in combinata e va forte pure in superG. In più il programma olimpico stavolta inizia con le prove tecniche femminili e la lascerebbe libera di lanciarsi nella velocità, senza più pensieri. «Ha già vinto sulla pista più facile, a Lake Louise, la meno adatta — ricorda Ravetto —. E’ talmente superiore in slalom che potrebbe allenarsi di più nella velocità senza perdere il vantaggio».
DICE RAVETTO «Hirscher è superiore mentalmente, la Shiffrin tecnicamente Lei sì che potrebbe misurarsi con gli uomini»