Solo 10 azzurri già ai Giochi Bassino in crisi
Velocisti, Moelgg, Goggia e Brignone speranze di podio Slalom indietro
Itre velocisti — Dominik Paris, Peter Fill, Christof Innerhofer —, i due slalomisti — Stefano Gross e Manfred Moelgg —, più Luca De Aliprandini (e dopo Adelboden forse anche Riki Tonetti). Fede Brignone (già un successo), Sofia Goggia e Manu Moelgg (tre podi a testa). Per ora sono questi i nomi degli azzurri che sono certi di avere il biglietto per PyeongChang. Con Paris, Fill e Inner, più Brignone, Goggia e Moelgg a ora i più pronosticabili a medaglia. Max Carca, capo allenatore degli uomini, dopo la tappa di Bormio con il successo di Paris e il podio di Fill: «Se non arriveranno i risultati, porteremo dei giovani a fare esperienza», mentre per Guadagnini la squadra femminile avrà 10-12 componenti. In totale il contingente massimo sarà di 22 (al massimo 14 per sesso).
SCELTA TECNICA Non solo risultati, più potere alla scelta tecnica. Il consiglio federale della Fisi alla vigilia dell’inizio della coppa del Mondo ha rivoluzionato i criteri per le convocazioni ai Giochi di PyeongChang. Fino ai Mondiali di St. Moritz il podio o, nella peggiore delle ipotesi, una top 8 in Coppa, avrebbe portato alla chiamata per il grande evento. Aveva spiegato il presidente Flavio Roda, prima di Soelden: «Le direzioni tecniche, in accordo con la preparazione olimpica del Coni, hanno deciso che non ci sarà una regola precisa, perché può succedere che chi guadagna la convocazione a inizio stagione non sia più brillante e arrivi non più in forma ai Giochi. Faremo le nostre scelte tecniche in base a chi ci garantirà di conquistare medaglie in quel momento». Così, oltre ai big, gli ultimi posti saranno assegnati alla fine di questo mese intensissimo (10 gare maschili, 13 femminili).
CHI SALE E CHI SCENDE Rispetto alla scorsa stagione sono migliorati i risultati della Moelgg, già tre volte sul podio in gigante, mentre Federica Brignone ha dimostrato di non aver perso lo smalto. Sofia Goggia, frenata dall’infortunio a un ginocchio a Soelden, ha impiegato un po’ di tempo per riprendere la rotta, prima nella velocità e poi, a Kranjska, anche nel gigante che l’ha portata al bronzo iridato 11 mesi fa. All’appello manca Marta Bassino, in confusione dopo l’uscita nella seconda manche di Soelden e sempre più in difficoltà, gigante dopo gigante. Ma ha ancora le occasioni di Plan de Corones e Lenzerheide per raddrizzare la barca. Probabile poi che per i Giochi siano convocate le slalomiste Costazza (8a a Killington) e Irene Curtoni (terza in parallelo a Courchevel), Nel maschile gli slalomisti sono a secco di podi, ma Gross ha mostrato di non essere lontano, mentre l’oro di Vancouver 2010, Giuliano Razzoli, cercherà di fare il miracolo nel gennaio dello slalom.