Caso Spada: rinvio a giudizio e processo il 23
Lesioni e violenza privata con metodo mafioso: Roberto aggredì un giornalista
Una testata. Un gesto violento e improvviso ai danni di un giornalista Rai che ha fatto il giro del mondo. Un’azione che per i magistrati di Roma ha i crismi della «mafiosità» e che potrebbe costare un processo a Roberto Spada, esponente dell’omonimo clan di Ostia, così come richiesto dai pm della Direzione distrettuale antimafia. Prima udienza davanti al gup fissata al 23 gennaio. Con Spada, rinviato a giudizio anche il suo presunto complice, Ruben Nelson Alvez del Puerto, che secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dai pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò, partecipò attivamente all’aggressione di Daniele Piervincenzi (frattura setto nasale) ed Edoardo Aselmi, andati nel «fortino» degli Spada, nella zona di Nuova Ostia, per la trasmissione di Rai Due «Nemonessuno escluso». Spada in un primo momento aveva fatto entrare nella sua palestra il giornalista con cui aveva scambiato alcune parole. Poi la decisione di spostarsi verso l’ingresso e dopo pochi minuti la violenta testata sferrata davanti ad altre persone. «Ammetto tutto, ammetto che ho fatto una sciocchezza ma quel giornalista mi aveva provocato, aveva insistito troppo, troppe domande», si difese Spada dopo l’arresto.
PUGILI Roberto Spada insieme ai pugili della Femus il 7 ottobre si era esibito in un evento per inaugurare la «Casa di tutti», un’area sottratta alla malavita. Roberto è cugino di Domenico Spada, campione italiano dei medi. La palestra di Roberto Spada fa parte di una realtà in cui sono cresciuti ben 8 pugili di etnia rom, due dei quali, Domenico Spada (detto Vulcano, che è stato anche campione del mondo Silver) e Pasquale Di Silvio, sono campioni italiani. Gli altri componenti della famiglia sono Massi mo Spada, nonché i due Casamonica, Romolo e Sandro, che hanno combattuto per il titolo europeo negli Anni 80 e 90. In totale sono cinque i pugili della famiglia Casamonica che non hanno più problemi con la giustizia. Ad Ostia, 85mila abitanti, ci sono tre palestre e a ogni riunione di boxe 5000 spettatori si schierano a bordo ring. Una grande passione che si è anche manifestata con un'iniziativa contro il bullismo. Sino al fattaccio di Roberto Spada.