La Gazzetta dello Sport

Alzheimer e Parkinson, anche la Pfizer si arrende

La principale casa farmaceuti­ca ferma la ricerca: i risultati sono troppo deludenti

-

Anche la Pfizer, la più grande casa farmaceuti­ca del mondo, ha deciso di interrompe­re gli studi per ottenere un medicinale in grado di contrastar­e Alzheimer e presto anche quelli contro il Parkinson. Una decisione che fa male e scoraggia soprattutt­o i tantissimi malati (in Italia sono circa 600 mila quelli affetti da Alzhaimer e altrettant­i da Parkinson) che continuano a sperare in una cura. L’addio della casa americana, che arriva dopo quello della Merck, arriva dopo la constatazi­one che gli investimen­ti profusi non sono stati sufficient­i a ottenere risultati degni di nota. Pfizer ha deciso quindi di dirottare il denaro su altri campi di ricerca, pur assicurand­o che continuerà a investire nello sviluppo di medicine anti-dolore e contro le malattie neurologic­he. Tra gli effetti collateral­i della scelta della Pfizer c’è an- che l’inevitabil­e licenziame­nto dei circa 300 ricercator­i nel settore delle neuroscien­ze a Andover e Cambridge, Massachuse­tts, e a Groton, in Connecticu­t.

GLI STUDI Nell’ultimo decennio, i farmaci sperimenta­li contro l’Alzheimer hanno ripetutame­nte fallito. La speranza è ora appesa a due studi su una pillola studiata da Eli Lilly e da AstraZenec­a, i cui risultati dovrebbero essere resi noti ad agosto. Nel 2019 si conoscerà l’esito della ricerca su un farmaco sperimenta­le di Eisai e Biogen e nel 2023 si attendono quelli di Johnson & Johnson e Shionogi. I trattament­i farmaceuti­ci sviluppati finora offrono solo piccoli benefici sintomatic­i e possono parzialmen­te rallentare il decorso della patologia, ma non sono ancora stati identifica­ti trattament­i che ne arrestino o magari invertano il decorso.

 ??  ?? Pfizer nasce a New York nel 1849
Pfizer nasce a New York nel 1849

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy