La Gazzetta dello Sport

SPRINT OLIMPICO

Brignone show in superG «Una vittoria per la Fanchini»

- Marisa Poli

«La vicenda di Elena ci ha scosso», dice l’azzurra, sempre più sicura. Nadia, l’altra sorella Fanchini, è 5ª

La nuova Federica Brignone vince ancora. Il penultimo superG prima dei Giochi parla italiano e ha la sua voce. Sulla tecnicissi­ma pista Franz Klammer di Bad Kleinkirch­heim è suo il primo posto al termine di una prova coraggiosa e bellissima. Perché la Fede rinata l’anno scorso, quella che vediamo dal gigante di Plan de Corones non ha lasciato nulla per strada: tre vittorie e un secondo posto in gigante, una vittoria (ieri) e un podio (ad Aspen) in superG. Ovvero più successi di quanti aveva raccolto nelle altre 9 stagioni e mezzo di carriera. E la dedica del settimo è per Elena Fanchini: «Elena è sempre con noi, ci manca. Tutte noi siamo state colpite da quello che è successo. Questa vittoria è per lei». Prima della discesa il tecnico delle velociste Giovanni «Johnny» Feltrin ha parlato con le ragazze e chiesto di sciare anche per Elena. E a un passo dal podio c’è Nadia Fanchini. Un 5° posto di cuore e di classe, sempre di rincorsa dopo essere tornata sugli sci solo a fine ottobre e in più dopo aver vissuto questi giorni con le preoccupaz­ioni per la malattia della sorella Elena.

LINEA Sulla Klammer che conosceva già dal 2012 (fu 32a nel superG), Fede non è stata perfetta, ma la più brava a condurre gli sci dall’inizio alla fine, senza togliere il piede dall’ac- celeratore nemmeno quando il fondo era mosso. Nessuna è andata forte quanto lei nella parte centrale e dall’ultimo intermedio al traguardo ha recuperato e superato la Gut, che sul finale è finita con il braccio in una porta e ha perso il bastoncino sinistro. Da più 8/100 a meno 18, abbastanza per il secondo successo in superG in carriera dopo quello di Soldeu due anni fa. «Era una pista tosta — conferma —, dove bisognava lasciare andare perché lo sci sbatteva molto e bisognava scendere senza metterlo di traverso. Sono stata brava, nonostante qualche errorino nella parte alta, anche perché ultimament­e ho fatto pochi giorni di allenament­o nel superG. Sono contenta anche per la pre-

>Sembrava una stagione in salita per la pubalgia, invece si è liberata di ansie e pressioni

>Prima della gara il tecnico Feltrin ha chiesto di sciare anche per Elena Fanchini

stazione di Nadia, visto quello che la sua famiglia sta passando». Terza è l’austriaca Cornelia Huetter, staccata di 46/100, una delle poche insieme a Fanchini e alle connaziona­li Tippler e Hauser a trovare un posto nelle top ten con un pettorale più alto del 15. Così il superG si conferma la disciplina con il pronostico più aperto: la Brignone è la quinta vincitrice diversa nelle 5 gare disputate finora e con una sola gara da disputare prima di PyeongChan­g — sarà la prossima settimana a Cortina — difficile prevedere chi vincerà le medaglie olimpiche fra un mesetto in Sud Corea. Nella sua stagione sulla carta più difficile, la Brignone sta raccoglien­do il meglio, come ha già mostrato nel gigante vinto a fine anno a Lienz. La pubalgia si sta risolvendo, i fastidi sono molto minori di qualche tempo fa, ora può allenarsi quanto e come vorrebbe, e quella magagna fisica è come se le avesse liberato la testa da ansie e pressioni. Datele una pista ghiacciata, ripida, con curve tecniche, e lei andrà forte.

CUORE NADIA Non è stata una gara semplice, con tante interruzio­ni per cercare di mettere una toppa alle buche che si aprivano soprattutt­o nel tratto finale. Nadia Fanchini ha aspettato a lungo prima di partire e nonostante la visibilità peggiorata come la pista, ha

raccolto il migliore risultato stagionale (era stata 14a nel superG di Val d’Isere), il primo top 5 da quando è tornata dall’ennesimo infortunio, la frattura del braccio destro che ancora la fa penare. Nelle 15 ci sono anche Sofia Goggia e Johanna Schnarf. La Goggia tornava in pista dopo il podio in gigante a Kranjska Sofia, ha scelto di partire con il pettorale numero 1, una decisione che forse ha pagato. Le resta un decimo posto a 1”49 dalla compagna di squadra, un bel mazzetto di rimpianti per tutto il tempo lasciato in due errori, la sicurezza di essere andata forte, come dimostra il miglior tempo nel tratto finale. «Compliment­i a Federica che ha fatto una bellissima gara — applaude Sofia —, io ho sciato fortissimo in alcuni tratti del percorso, ma mi sono fermata due volte. Sono contenta di aver finito la gara grazie a una reazione grintosa dopo essermi trovata per due volte fuori dai giochi. Peccato per gli errori, dovrò rivedermi bene il video». La Schnarf è 12a a 1”17, mentre Marta Bassino è uscita alla quart’ultima porta quando viaggiava sui tempi per una top ten. Dopo i dubbi della vigilia c’era in pista anche Lindsey Vonn, alla fine nona. Oggi il programma è stato raddoppiat­o, alle 9 la prova, alle 11.15 la discesa, con la speranza che la pista resista.

VITTORIE DONNE

vittorie in Coppa con 19 azzurre. La mamma di Federica, Maria Rosa Quario, è ferma a 4 slalom

 ??  ?? Federica Brignone, 27 è nata a Milano ma vive in Val d’Aosta
Federica Brignone, 27 è nata a Milano ma vive in Val d’Aosta
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 ??  ?? Federica Brignone, 27 anni, è nata a Milano ma vive da sempre a La Salle (Aosta)
Federica Brignone, 27 anni, è nata a Milano ma vive da sempre a La Salle (Aosta)
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