La Gazzetta dello Sport

IN AUSTRALIA RIPARTE LA CACCIA A RE FEDERER

● Da stanotte parte la caccia a Federer: Nadal e Djokovic i primi avversari malgrado i dubbi

- Riccardo Crivelli

Nadal e Djokovic primi rivali dello svizzero che dice: «Voglio rivivere la favola di un anno fa»

Il Maestro non ha età. Il Maestro è immortale. Perfino quando la musica sembrava finita, con il corpo martoriato e apparentem­ente incapace di sorreggere la velocità di pensiero, il Maestro è stato in grado di ritrovare lo spartito della leggenda.

SENZA PRESSIONE Succedeva giusto un anno fa, sotto il cielo di un’estate australian­a: la melodia dolce e vincente di Roger Federer tornava a risuonare in uno Slam. Ebbene sì, il Divino si ripresenta a Melbourne da campione in carica, con il sorriso dei giorni della gioia e con un orizzonte che perfino i bookmaker immaginano solamente di gloria: per tutti i siti specializz­ati, è dato vincitore con quote che vanno da 1.75 a 2.85, mentre gli avversari, da Nadal a Djokovic, sono bancati da 5 in su. Del resto, in un inizio di stagione in cui le cartelle cliniche e i bollettini medici si sono presi la vetrina più delle prestazion­i in campo, dalla scelta di Murray di operarsi all’anca fino ai dubbi in realtà non ancora del tutto sopiti sulle condizioni di Rafa e Nole (per non parlare di Wawrinka, Raonic e Nishikori), l’unica certezza è che il quasi trentasett­enne giovanotto di Basilea ha trascorso un inverno di allenament­i senza intoppi, al caldo di Dubai e della famiglia e dopo la Hopman Cup, vinta a 17 anni di distanza per non farsi mancare nulla (anche se si trattava di un’esibizione), possiede lo stato d’animo di chi non è più roso dall’ossessione, bensì baciato dalla leggerezza. Insomma, il 20° Slam, un’eresia a pensarlo solo 12 mesi fa, è un obiettivo vivo e vegeto: «E’ meraviglio­so e eccitante tornare a Melbourne dove l’anno scorso il mio percorso è stato una favola. Una pazza avventura. Ed è bello presentars­i da campione in carica, ormai credo di avere l’esperienza per gestire la situazione nel modo migliore. Non mi metto addosso nessuna pressione extra su chi dovrò affrontare prima o dopo, per me è importante solamente avere la concentraz­ione giusta, il giusto approccio mentale, un’adeguata preparazio­ne fisica e essere pronto a partire. Tirate le somme, credo di essere al punto dove volevo stare».

GLI AVVERSARI Roger, prima dell’esordio di martedì, ha trovato parole d’elogio per il tanto atteso (non solo dagli australian­i) Kyrgios («Mi sembra stia mettendo a posto le cose che servono per arrivare al top e rimanerci»), ma è probabile che occorrerà rivolgersi altrove per individuar­e gli avversari più ostici nella caccia al re. Ovviamente Nadal, valletto di extralusso nella cavalcata trionfale dell’anno scorso e battuto solo in finale, numero uno del mondo senza paura nonostante le ginocchia scricchiol­anti e la novità dello Slam degli antipodi affrontato senza partite ufficiali e per la prima volta senza Toni Nadal all’angolo: «E’ vero, non era mai successo che arrivassi in Australia senza tornei, ma fisicament­e mi sento bene. Quanto a Toni, sarà coinvolto nella mia carriera nella misura in cui desidera. Comunque ci sono stati un sacco di altri tornei disputati senza di lui». Lui e Federer, rivali ferocissim­i e quasi inavvicina­bili a inizio carriera, con il passare degli anni sono diventati gli obiettivi da raggiunger­e e superare per Djokovic e oggi, che tutti e tre sono passati dall’inferno del dolore fisico, si sono incarnati nell’esempio che può restituire fiducia al serbo: «Mi sento ancora giovane dentro e amo questo sport, Roger e Rafa hanno dimostrato che l’età è solo un numero. L’infortunio non è guarito al cento per cento ma so di poter giocare senza peggiorare le condizioni del gomito e miglioro ogni giorno. Ora non vedo l’ora di testare in partita il mio nuovo servizio». Il Maestro svizzero è lì a dimostrare che i sogni non si infrangono mai e che il tempo che passa è solo una convenzion­e. Ma uno come Sasha Zverev, il quarto incomodo se riuscirà a tarare gambe e soprattutt­o testa alle fatiche delle due settimane, spera di accorciarl­o. Attenti anche a lui.

HANNO DETTO Nadal: «E’ la prima volta che arrivo in Australia senza tornei, ma sto bene»

Djokovic: «Non sono guarito, ma miglioro ogni giorno. Rafa e Roger due esempi»

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 ??  ?? 1. Roger Federer in azione nella vittoriosa Hopman Cup 2. Roger Federer e il primo Australian Open: 2004 3. L’ultimo trionfo: nel 2017
1. Roger Federer in azione nella vittoriosa Hopman Cup 2. Roger Federer e il primo Australian Open: 2004 3. L’ultimo trionfo: nel 2017
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